Scatta anche a Sarzana l'operazione di solidarietà per il popolo ucraino: raccolta beni di prima necessità presso la Caritas diocesana
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- Ultima modifica il Martedì, 26 Aprile 2022 09:46
- Scritto da U.R.P. - Ufficio Relazioni con il Pubblico
Anche Sarzana è in prima linea per aiutare il popolo ucraino. Presso la sede della Caritas diocesana di via Mazzini sarà infatti possibile tutte le mattine dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 11, consegnare generi di prima necessità che verranno successivamente stoccati grazie al supporto della protezione civile e trasferiti in Ucraina tramite Caritas. Questi i generi che verranno raccolti, considerati necessari: materiale per i bambini come pannolini, latte in polvere, salviette, creme, miscele per pasti, camomilla, termometri e in generale farmaci antinfiammatori, antidolorifici, materiale medico per ferite, siringhe, lacci emostatici e poi torce, pile, calze da uomo pesanti, cinture, caffè, tè. Si specifica, viste le difficoltà logistiche e organzizative di portare in territorio di guerra tanti quantitativi di materiale di attenersi rigorosamente alle indicazioni e di non portare vestiario o altri beni non espressamente indicati. Per ogni ulteriore informazione, Caritas ha messo a disposizione il seguente numero dedicato a Sarzana: 3333001322. “La solidarietà – afferma il sindaco Cristina Ponzanelli - è il primo vero gesto concreto che ciascuno di noi può mettere in atto, mostrando vicinanza e aiuto verso alla popolazione Ucraina e a tutte le persone che stanno soffrendo, in questo difficile momento. La nostra Protezione civile sarà al fianco di Caritas per gestire questa catena di solidarietà che, sono certa, vedrà anche a Sarzana una massiccia partecipazione. Seguiamo tutti con apprensione le vicende di ora in ora e non possiamo esimerci dal tendere la mano a chi sta subendo e soffrendo le atroci conseguenze di questa assurda guerra. Sarzana è città solidale e ci stiamo confrontando con la Prefettura, la Protezione Civile regionale e nazionale e le diverse autorità per l'accoglienza delle famiglie in fuga che cercheranno rifugio a Sarzana”.