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Eventi

Evento 

Titolo:
Orma di Dante non si cancella: convegno di studi danteschi
Quando:
14/10/2016 - 16/10/2016
Dove:
Palazzo Civico - Sarzana
Categoria:
Cultura

Descrizione

Dante Alighieri soggiornò a lungo in Lunigiana e nel 1306 svolse un ruolo fondamentale per la stipula della 'pace di Dante' rogata tra Sarzana e Castelnuovo Magra il 6 ottobre del 1306.
Gli atti, rogati dal notaro sarzanese ser Giovanni di Parente di Stupio, sono conservati, in originale, presso l'Archivio di Stato della Spezia.
L'associazione “I giardini d'Ilio”, in collaborazione con il Comune di Sarzana e con l'Università di Pisa, organizza l'iniziativa "Orma di Dante non si cancella".
Programma:
dal 14 al 16 ottobre, Palazzo Civico:
esposizione documenti medievali tratti dall'Archivio storico comunale;
mostra fotografica sui luoghi danteschi della Lunigiana
sabato 15 ottobre, ore 10 - Fortezza Firmafede
Conferenza dei proff. Paolo Pontari ed Eliana Vecchi
sabato 15 ottobre, ore 21 - Fortezza Firmafede
"A teatro con Dante" - spettacolo musicale teatralizzato

Sede

Palazzo Civico
Luogo:
Palazzo Civico
Via:
Piazza Mattotti, 1
Cap:
19038
Città:
Sarzana
Provincia:
La Spezia
Paese:
Paese: it

Descrizione

Sobrio e solenne edificio alla cui realizzazione posero mano più architetti.
Il primo progetto per un nuovo palazzo del Governo, per celebrare la qualifica di città riconosciuta a Sarzana nel 1465, risale al 1466 ad opera di un certo Antonio da Lucca.
La costruzione iniziò nel 1466, ma non fu portata a termine.
Nel 1473 ebbero inizio i lavori per l’edificazione di un nuovo palazzo, ma anche questi furono interrotti dalla conquista della città da parte di Genova.
L'impronta rinascimentale si deve al progetto di Giuliano da Maiano (1473) con cui proseguì la costruzione ad opera dei Fiorentini.
Passata la città, agli inizi del '500, sotto il dominio del Banco di SanGiorgio la costruzione venne ultimata da Antonio Roderio che vi apportò modifiche sostanziali tali da echeggiare forme genovesi (palazzo Doria), specialmente nel cortile, sulle cui pareti si trovano stemmi ed insegne dei Podestà che hanno retto le sorti della città, insieme a memorie lapidee provenienti da vari edifici sarzanesi distrutti.
Nel 1554 terminò la costruzione (come ricorda la scritta posta sull'architrave della porta che da ingresso alla sala del Consiglio Comunale).
E, non a caso, proprio sul frontale della scalinata venne posto l'immagine marmorea di San Giorgio che sconfigge il drago.
L'opera, originariamente, era posta nell'antica loggia della Dogana dove, del 1400, si trovava l'unica porta della cinta muraria.
Nel 1800 fu aggiunto il portico prospiciente piazza Luni ed il terrazzo, sostenuto da due colonne, verso piazza Matteotti, sovrastante la porta principale.
Questa immette in un ampio cortile quadrato, circondato da un colonnato in marmo che sorregge le logge superiori.
Nel cortile sono conservati frammenti marmorei provenienti dall’antica città di Luni, stemmi di famiglie patrizie sarzanesi e il sarcofago del giureconsulto Benedetto Celso.
Al piano superiore, a lato della porta d’ingresso della sala consigliare, è murato un bassorilievo del XVI sec. raffigurante San Giorgio che uccide il drago e che, un tempo, era collocato nella "loggia dei soldati", presso la porta principale della città.