Progetto Comenius: stamani studenti olandesi e francesi ospiti dell'Istituto Arzelà ricevuti a palazzo civico

Questa mattina nella sala consiliare del palazzo comunale il vice- sindaco Elisabetta Ravecca ha accolto gli studenti stranieri ospiti dell'Istituto Arzelà nell'ambito del progetto bilaterale Comenius 2013/2015 Italia – Olanda “LEARNING TO GROW LEARNING TO EAT LEARNING CULTURE”. Quella di quest'anno è stata un'occasione molto speciale anche perché, rispetto agli scambi già effettuati in passato, dal 11 al 20 maggio, l'istituto sarzanese è riuscito a centrare l'obiettivo di accogliere insieme al gruppo olandese dell'Edudelta College anche quello francese del Collège Saint Luois di St. Etienne. “Sarzana - ha detto il vice-sindaco Ravecca - è una  città accogliente ed ospitale che ha una grande storia che ben si colloca nel contesto europeo e che  vi invito a scoprire e a conoscoscere. Questi scambi sono molto importanti anche perché aiutano le giovani generazioni ad aprirsi al mondo e alla conoscenza dell'altro”.

“ Sì è rinnovato- ha detto la dirigente dell'Istituto Superiore Statale  Parentucelli Arzelà, Vilma Petricone- come ormai avviene da più  di un decennio lo scambio linguistico del corso turistico dell Istituto Tecnico Arzelà con la scuola superiore S.Louis di S.Etienne importante cittadina francese nei pressi di Lione. Gli studenti ospiti dei loro corrispondenti italiani possono in questi giorni vivere una settimana densa di esperienze linguistiche e culturali insieme alla conoscenza della città e dei meravigliosi dintorni”. La dirigente ha anche  sottolineato  “la grande soddisfazione manifestatata sia dagli studenti che dalle famiglie coinvolte che ancora una volta hanno confermato lo spirito giusto degli scambi internazionali, fiore all' occhiello  dell'istituto sarzanese che continuerà gli scambi in estate con il Galles e l'Australia”. Referente del progetto è la professoressa Lucia Mazzoni che, dal canto suo, ha ribadito  come “lo  scambio e il programma di visita   offrano ai ragazzi l'opportunità di crescere, non solo nel confronto diretto con altri giovani coetanei, ma anche sul terreno specifico della loro formazione culturale, storica, naturalistica e professionale”. “In questo contesto- ha spiegato l'insegnante- l’ inglese è ovviamente la lingua di studio condivisa e per lo più utilizzata sia nelle attività online legate al coltivare e mangiar sano che nelle esperienze di scambio fra i paesi che proseguono a distanza sulla  piattaforma etwinning e condividendo progetti come Together in Expo 2015”. I ragazzi ospiti della nostra città sono stati accompagnati dagli insegnanti Ségolène Lemonnier, Leen Vink, Johan Vermerris.