Legalità: consegnate le chiavi della villa di via Ghigliolo e dell'appartamento di via Landinelli confiscati alla mafia

Questa mattina nella sala consiliare di Sarzana si è svolta la cerimonia di consegna delle chiavi di due beni confiscati alla mafia e, per l'appunto, riconsegnati alla collettività. Si tratta della villa di via Ghigliolo che verrà gestita da un'associazione che ha riunito  l'associazione Papa Giovani XXIII , con il ruolo di capofila, il Consorzio Cometa guidato da Don Martini , Agesci e l'associazione volontari di Crescita Comunitaria e dell'appartamento di via Landinelli che è andato all'associazione L'Egalité. “E' questo  uno di quei giorni che ci riconciliano con una società troppo spesso ingiusta e violenta- ha detto il sindaco Alessio Cavarra- . E’ uno di quei giorni in cui l’impegno e il sacrificio di tanti uomini e donne delle istituzioni e cittadini onesti trovano un senso concreto. Uno di quei giorni in cui la speranza non rimanda al futuro ciò che appare incerto, ma è una speranza che si fa concreta e ci fa vedere un po’ di sereno

. Questo è uno di quei giorni in cui vincono la legalità, le persone perbene, la maggioranza onesta e silenziosa”. Durante la cerimonia il primo cittadino ha ringraziato e più volte sottolineato il lavoro importante svolto “dalle forze dell'ordine, dai magistrati, dai cittadini onesti” fino a ricordare chi ha sacrificato la propria vita in nome della giustizia e della legalità.
“Penso anche - ha detto- a tutte le associazioni impegnate contro le mafie a cui va il nostro grazie. Come Amministrazione abbiamo fatto della trasparenza e della legalità punti fondamentali del nostro progetto di governo. Il nostro impegno è stato ed è quello di portare avanti una cultura di governo che riaffermi il valore della legalità in ogni sua forma e a tutti i livelli, come principio base su cui fondare la vita sociale e l’attività amministrativa.
In questo senso abbiamo adottato rigorosi canoni di condotta per noi amministratori e per tutti i dipendenti”.
Ciò su cui tutti i presenti hanno concordato è la cosiddetta “educazione alla cittadinanza e all'impegno civico, vero strumento per diffondere una vera cultura legalitaria  soprattutto fra le nuove generazioni”. “Con la restituzione alla società onesta di questi due immobili- ha concluso il sindaco-  arricchiamo ulteriormente quel mosaico di impegno fatto da tante realtà sociali”.
Come detto la villa di via Ghigliolo verrà gestita dall'associazione "Comunità Papa Giovanni XXIII", che da quasi mezzo secolo opera in tutto il mondo nel campo dell’emarginazione e della povertà e dal consorzio di cooperative sociali “Cometa”, da anni impegnata a liberare i giovani dalla dipendenza della droga, con la forza del dialogo e della cooperazione: una struttura su due piani con manufatti, pertinenze e terreni per oltre 22.000 metri quadrati. L'immobile di via Landinelli è un appartamento di 120metri che sarà  gestito dall'associazione L’égalité, nata da un gruppo di ragazzi straordinari impegnati nell’affermazione dei diritti della persona e della legalità, contro mafie e corruzione”