Città delle Idee: venerdì 6 febbraio all'ex-Tribunale (ore 16.30) i moderatori presenteranno il documento/sintesi della due giorni ai cittadini

Un obiettivo e un impegno che, venerdì prossimo 6 febbraio dalle ore 16.30 alle 20.30 all'ex-Tribunale,  verrà rispettato  con la presentazione ai cittadini del documento redatto dai moderatori che, il 28 e il 29 novembre, hanno guidato il dibattito e la discussione delle proposte con la metodologia dell’Open Space Technology (OST) de “La Città delle Idee”.
Appuntamento/evento quest'ultimo che ha rappresentato una novità straordinaria nel panorama regionale e nazionale non solo perché rappresentava essa stessa un obiettivo ambizioso (un processo partecipativo preliminare al Piano Urbanistico Comunale in una regione dove non esiste ancora una legge che promuova e regolamenti tali processi a nessuna scala), ma soprattutto per la sorprendente partecipazione dei cittadini  (circa 300) che sono stati capaci di confrontarsi e approdare a delle proposte costruttive per il futuro della nostra città. “La città delle idee- dice il sindaco Alessio Cavarra- è stata una vera occasione di partecipazione attiva della cittadinanza al percorso che dovrà portare alla redazione del nuovo PUC. Relatori, professionisti, esperti e cittadini soprattutto molti giovani si sono infatti messi a disposizione per un'iniziativa unica a livello regionale che si è poi consolidata in un eccellente  livello delle relazioni presentate e che oggi ci mette a disposizione materiale su cui lavorare al fine di consegnare alla città un  nuovo piano urbanistico comunale capace realmente di intrecciare le scelte urbanistiche con le esigenze della comunità sarzanese. Ma non solo. Oggi possiamo dire che il lavoro  svolto grazie ai cittadini che hanno partecipato supera questo traguardo offrendo anche delle indicazioni realizzabili immediatamente e ponendosi come primo importante passo verso la realizzazione di processi partecipativi più complessi”.
E il passaggio di venerdì prossimo, resoconto del confronto che c'è stato, è tappa fondamentale.
Saranno gli stessi moderatori, Alessandro Boldo, Elena Farnè, Lucia Lancerin, Isotta Cortesi e Claudia Casini a incontrare di nuovo i cittadini e a presentare  loro l’esito del lavoro svolto.
Si tratta di una sintesi ragionata dei report istantanei dei tavoli mentre le proposte dettagliate dei cittadini sono rimandate ai report dell'OST di cui è sempre indicata la fonte e che rimangono allegati al documento e di esso costituiscono parte integrante.
Successivamente, il documento redatto verrà sottoposto al Consiglio Comunale per una sua successiva approvazione. Tema comune ai 5 tavoli  è stato il desiderio espresso dai cittadini di essere ascoltati in modo continuativo sul PUC con un ruolo attivo-propositivo.


Il PUC potrà divenire così un'occasione plurale per avviare un vero e proprio “laboratorio città permanente”, uno spazio dedicato alla costruzione di un rapporto trasparente e di co-progettazione tra i soggetti che vogliono confrontarsi intorno a temi e risorse chiave per la città di Sarzana.
Il dettaglio dei tavoli ci dice invece che:

Tavolo S: Sostenibilità degli stili di vita e dei servizi
All'interno di una strategia unitaria per la sostenibilità, il tavolo ha posto la necessità di avviare con il PUC uno sviluppo focalizzato sulla “cura” del patrimonio e dei servizi della città di Sarzana. E’ emersa la grave fragilità del territorio e la relativa vulnerabilità agli eventi atmosferici: per i partecipanti al tavolo è chiaro che continuare a sprecare risorse ambientali ed economiche (spesso nella prospettiva della massimizzazione della rendita) non può più essere compatibile con gli obiettivi della “Sostenibilità”. La dimensione progettuale e gestionale richiesta deve invece essere di qualità e deriva dalla necessità di tenere assieme gli strati complessi del territorio di Sarzana: le dinamiche storico testimoniali, le risorse idriche correlate alle fragilità dei suoli, un diverso stile di mobilità e gli usi del territorio.

Tavolo M: Mobilità delle idee e delle persone
E’ emerso come la mobilità possa essere un tema per guardare alle strade e alle soluzioni per il traffico in termini di progetto dello spazio pubblico. Ovvero come il progetto delle strade, dei percorsi, delle soste e dei servizi della mobilità possa essere un’occasione per risolvere non solo problemi di traffico e di sicurezza dei flussi ma anche per ripensare la fruizione e l’esperienza del muoversi tra i luoghi della città, dei suoi spazi e dei suoi paesaggi. A partire da queste considerazioni sono andati definendosi diversi temi che gli abitanti di Sarzana partecipanti al tavolo M hanno posto come questioni imprescindibili su cui ragionare nel PUC.

Tavolo A: Accoglienza
L’accento è stato posto su come rendere il Centro Storico, e più in generale tutta la città, adeguato ad accogliere ad ogni persona considerando tutte le differenze di età, di stato di salute, di genere, di etnia, di stato lavorativo ed economico. Dalle proposte emerse, i partecipanti chiedono che Sarzana diventi una città che “prende in carico” questa visione di vita sia tramite il PUC che con politiche strategiche integrate. Gli strumenti urbanistici devono rendere questa trasformazione “misurabile” in modo che non restino solo obiettivi condivisi ma pian piano si vedano trasformazioni concrete

Tavolo R: Recupero
E’ stato individuato lo slogan di promo-azione per la cittadina in “Sarzana = città della cultura e del paesaggio” dove si auspica un’azione di “cura” e promozione della città e del territorio attraverso una significativa connessione tra l’ambito urbano e quello extraurbano realizzato attraverso “l’azione del recupero. Le nuove scelte del PUC dovranno porre attenzione alla valorizzazione della cultura locale, nonché alla sua ri-significazione in termini di risorsa turistica e eco-produttiva.  Dovrà inoltre essere ampliata una riflessione sul tema del recupero che stabilisca criteri e significati per ciò che è necessario conservare e ciò che è conveniente demolire anche alla luce delle risorse economiche e dei futuri investimenti privati.

Tavolo T: Territorio e città
Lo scenario positivo che i partecipanti hanno descritto come il migliore possibile per Sarzana, quello quindi che il PUC dovrà cercare di perseguire, prefigura una situazione di rinascita economica e sociale che si accompagna ad un miglioramento dell’organizzazione territoriale, un’organizzazione della mobilità sostenibile, migliori prestazioni ambientali, la prevalenza del recupero dell’esistente e la riapertura di spazi abbandonati rispetto al nuovo costruito, una vivacità culturale e una valorizzazione turistica, una attenzione costante al settore socio-sanitario con una maggiore utilizzazione dei servizi esistenti, una buona cooperazione con i comuni limitrofi. Tutti i temi emersi nello scenario positivo sono quindi diventati vere e proprie proposte per il nuovo PUC e, più in generale, per le politiche territoriali del Comune di Sarzana.

La tabella di sintesi
I moderatori hanno inoltre redatto una tabella riassuntiva delle proposte emerse dai cittadini individuando quelle che costituiscono vere e proprie linee guida per il PUC e altre realizzabili in maniera autonoma anche al di fuori delle politiche urbanistiche e territoriali.
Sempre venerdì 6 febbraio verranno consegnati gli attestati di partecipazione .