Antenna via Falcinello: il sindaco precisa le tappe della pratica e risponde al consigliere Frassini

Sulla vicenda della nuova antenna che Telecom / Vodafone vorrebbero installare in via Falcinello l'Amministrazione  comunale fa il punto  in risposta alla consigliera Frassini, precisando i passaggi fatti fino ad oggi nell'ottica delle richieste avanzate dai cittadini che hanno manifestato preoccupazione ed opposizione alla messa in posa del nuovo impianto.“Fin dal nostro insediamento- dicono il sindaco Alessio Cavarra e l'assessore all'ambiente Massimo Baudone - ci siamo resi conto che la mancanza di un piano delle antenne ci avrebbe messo in seria difficoltà. Infatti l'assenza di tale strumento normativo non ci consente una pianificazione dettagliata e concertata, sia con la popolazione sia con i gestori, della dislocazione sul territorio degli impianti di teleradiocomunicazione. Questo non ci ha comunque impedito, ivi compresa la consultazione di un legale, di tentare varie strade al fine di andare incontro alle richieste dei cittadini dei Grisei. Inoltre, con delibera di Giunta  n.27 dello scorso 2 dicembre, l'Amministrazione si è impegnata nella redazione e adozione del piano delle antenne entro il 2015”.


Infatti, a seguito dell'avvio della pratica da parte degli uffici, il  primo cittadino, ha messo in atto un serie di azioni a tutto campo per venire incontro alla popolazione.
In prima battuta , in data 2 ottobre, Cavarra ha   espressamente rafforzato la richiesta di parere ad ARPAL ricordando e sottolineando all'Agenzia regionale per l'ambiente  quanto, in termini di presenza di impianti, fosse già presente nella zona. Aspetto quest'ultimo che però Arpal non ho ritenuto rilevante poiché “gli impianti  più vicini rispetto al posizionamento della nuova antenna si trovano a  circa 400 metri di distanza  e non in un raggio di 200/300 metri” come previsto dalla norma”.
Il 29 ottobre il sindaco ha  richiesto un incontro ai gestori per “prendere in considerazione  possibili soluzioni alterative di minor impatto socio-ambientale”.  I gestori hanno risposto in data 23 dicembre sottolineando che “il tentativo di un dialogo/soluzione con il Comune era già stato portato avanti negli anni passati senza trovare accordo alcuno”.
Inoltre, a seguito di una prima espressione favorevole  sul progetto da parte della commissione paesaggio locale  (commissione composta da professionisti terzi rispetto al Comune) in data 27 novembre Cavarra ha richiesto nuovamente alla stessa commissione di riesaminare la pratica alla luce delle istanze avanzate dai cittadini:dalla commissione paesaggio è giunta una conferma al parere espresso in precedenza.
Ad oggi a che punto siamo? Attualmente la pratica risulta sospesa per mancanza di integrazione di documentazione da parte dei gestori sulla base di quanto richiesto dal Comune e dalla Soprintendenza ai beni culturali di Genova che, in attesa della integrazione richiesta, ha già espresso forti perplessità sull'espressione di un parere favorevole in merito. Il che significherebbe lo stop alla procedura.
In ogni caso il primo cittadino ha stabilito che, qualora la documentazione venisse presentata, tutta la pratica sarà nuovamente sottoposta alla commissione paesaggio locale.
Per quanto riguarda poi la trasparenza e il diritto di accesso alla pratica da parte dei cittadini il dirigente dell'Area 2 settore attività produttive dottoressa Patrizia Rossi precisa che: “ Nel rispetto della legge, è stata data comunicazione dell'avvio del procedimento  tramite la pubblicazione sul web-site dell'ente nelle sezioni  albo pretorio e Suap.  Inoltre,  ad ogni richiesta di  regolare istanza di accesso agli atti ed estrazione di copia degli stessi da parte di soggetti portatori di un interesse concreto ed attuale l'ufficio ha tempestivamente illustrato la pratica ed evaso quanto richiesto”.
In merito infine  alla eventuale sottoscrizione del protocollo Anci-Ministero delle Comunicazioni “l'Amministrazione- spiegano gli amministratori- si riserva di prenderlo in considerazione fermo restando che trattasi di accordo tra le parti e che quindi non è una scelta unilateriale ma che presuppone forme di intesa con i soggetti gestori degli impianti”.
Cavarra e Baudone, ricordando  che  l'Amministrazione non si è  mai sottratta al confronto diretto con i cittadini mettendosi a disposizione in svariati incontri, compresa la riunione della Consulta dei Grisei: “Come si può evincere dai passaggi sopraddetti- concludono il sindaco e l'assessore- abbiamo monitorato lo stato della pratica cercando di creare le condizioni perché le richieste dei cittadini fossero ascoltate”.