Controlli sui pagamenti dei servizi scolastici: recuperati 35mila euro
- Dettagli
- Ultima modifica il Martedì, 30 Settembre 2014 13:01
- Scritto da Cinzia Baruzzo - Ufficio Stampa
Altri 35mila euro, questa volta derivanti dal recupero delle somme risultate non pagate e relative ai servizi scolastici (servizio mensa, trasporto scolastico ed asilo nido) negli anni dal 2009 al 2013 sono entrate nelle casse comunali. In poco più di sei mesi gli uffici hanno infatti recuperato una buona fetta dell'ammontare totale da recuperare che è di 96mila euro “ In coerenza con l’intento non soltanto dichiarato, ma attuato, di dare un nuovo corso alla politica tributaria e delle entrate del nostro Comune- dicono il sindaco Cavarra e l'assessore alla pubblica istruzione Ravecca-. Abbiamo posto in essere una politica che presuppone una maggiore attenzione e vicinanza al contribuente, una certa disponibilità a riscontrare le sue esigenze in termini di modalità e tempi di pagamento, ma anche un necessario rigore nella riscossione di somme dovuti per servizi erogati”.
Dopo la prima esperienza “emergenziale” dell’inverno scorso, in cui il settore pubblica istruzione aveva inviato gli avvisi di riscossione, tramite il concessionario, senza una fase intermedia di avviso bonario, a causa dei tempi di prescrizione, l'ufficio scuola ha adottato una sua modalità di rapporto con le famiglie che usufruiscono dei servizi scolastici.
Al termine di ogni anno scolastico, all’incirca entro il mese di ottobre, il servizio procede alla verifica definitiva delle singole posizioni ed invia una comunicazione estremamente circostanziata alle famiglie chiedendo di saldare le somme indicate oppure di rivolgersi al referente comunale per qualsiasi tipo di informazione. Viene dato un termine di pagamento, che supera anche i 6 mesi di tempo, dopo il quale si avvisa che l’ufficio potrà procedere alla riscossione coattiva. “ E’ una sistema che sta funzionando molto bene- ribadisce l’assessore Ravecca- e che abbiamo adottato anche per i solleciti degli ultimi due anni scolastici, per i quali non avevamo l’incombenza della prescrizione. Le famiglie evidentemente sono più sensibili alle comunicazioni bonarie inviate direttamente dal Comune e, la maggior parte delle volte, pagano senza contestazioni oppure si rivolgono per informazioni sulle rateizzazioni o le esenzioni".