Evasione fiscale: questionari-verifica a 2700 famiglie sarzanesi sconosciute all'anagrafe tributaria comunale

Dopo averlo detto e ripetuto a più riprese nei suoi primi tredici mesi di governo, ieri il sindaco Alessio Cavarra lo ha ufficialmente formalizzato al Consiglio comunale, riunito per discutere e approvare il Bilancio 2014: la lotta all'evasione/elusione fiscale passa anche attraverso le 2700 questionari che nei prossimi giorni verranno recapitati ad altrettante famiglie sarzanesi (circa 70, in questo caso, riguardanti le attività produttive sono state già spedite) che risultano sconosciute all'anagrafe tributaria del Comune.


Si tratta di questionari che i cittadini saranno obbligati a compilare e a riconsegnare all'ente pena la contestazione di una sanzione amministrativa.
Dunque se  non siamo ancora alla fase dell'accertamento vera e propria è solo perché l'Amministrazione sarzanese vuole consentire al contribuente di spiegare l'anomalia riscontrata. Solo successivamente , ad evasione fiscale conclamata, si procederà alla contestazione fino a cinque anni precedenti alla violazione. “Allargare la base imponibile- dice il sindaco- cioè  pagare tutti significa iniziare il percorso che ci porterà ad abbassare le tasse. E' lì che vogliamo arrivare”.
Non a caso l'Amministrazione ha deciso da un po' di riportare in house  il servizio tributi del Comune mettendo in atto un percorso chiaro e trasparente  per un fisco più equo e più giusto. Ma non è finita qui. Entro l'anno  sono previsti gli accertamenti sulla Tarsu 2009 e a seguire partiranno le ingiunzioni di pagamento per la Tarsu 2005-2006-2007. “I cittadini sanno che stiamo facendo sul serio- dice Cavarra- e il dato anomalo del pagamento della prima rata IMU sulla seconda casa,  che ha già portato nelle casse comunali  3milioni e 135mila euro a fronte dei 4,5 milioni che è la cifra totale di quella pagata l'anno scorso,  ne è la dimostrazione lampante. Anche noi, dal canto nostro, abbiamo ben chiaro che le scelte che stiamo adottando sono tutt'altro che popolari. Pazienza ne affronteremo le conseguenze. Ma la politica deve smetterla di coltivare il proprio orticello e avere una visione più lungimirante nel rispetto  soprattutto delle nuove generazioni alle quali abbiamo il dovere di consegnare un Comune più sano ed efficiente rispetto al passato”.