Su richiesta del sindaco Cavarra la Regione vota Odg contro la chiusura del Comando di Compagnia dei carabinieri di Sarzana. Il primo cittadino è a Roma per affrontare la questione direttamente con il Ministro della Difesa Pinotti
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- Ultima modifica il Mercoledì, 09 Aprile 2014 10:48
- Scritto da Cinzia Baruzzo - Ufficio Stampa
Su richiesta del sindaco Alessio Cavarra il Consiglio regionale della Liguria, su proposta del gruppo del Partito Democratico ligure, ha approvato all'unanimità un ordine del giorno con quale impegna il presidente Claudio Burlando e la Giunta regionale ad assumere “una urgente iniziativa nei confronti dei Ministeri dell'Interno e della Difesa affinché sia superata l'ipotesi di trasferire il Comando di Compagnia dei Carabinieri di Sarzana”. La notizia dell'approvazione ha raggiunto il sindaco Alessio Cavarra a Roma dove, proprio oggi, dovrà incontrare il Ministro alla Difesa Roberta Pinotti per affrontare de visu la questione. Una presa di posizione importate quella della Regione che certamente il primo cittadino della nostra città metterà sul tavolo. Tanto più che l'ordine del giorno approvato mette nero su bianco le problematiche derivanti dalla chiusura del Comando di Compagnia dei Carabinieri di Sarzana. “Tenuto conto che- si legge nel documento- dal Comando dei Carabinieri di Sarzana dipendono sia il Nucleo Radiomobile, l'unità di pronto intervento per tutte le emergenze, sia il Nucleo Operativo, principale struttura organizzativa, oltre alla centrale operativa del 112 che oggi coordina l'attività delle pattuglie dei carabinieri, il venir meno del Comando Compagnia determinerebbe un indebolimento della capacità di contrasto dei fenomeni di criminalità che hanno creato grande disagio ed allarme nei cittadini della Val di Magra”. “In particolare, nonostante la dotazione insufficiente di uomini- continua il documento- il Nucleo Radiomobile ha assicurato una presenza costante di mezzi di pronto intervento in servizio per l'intera giornata con notevoli risultati in termini di prevenzione e repressione di fatti criminosi”.