Sarzana candidata a Capitale Italiana della Cultura 2028 Stamani la firma del protocollo d'intesa tra Comune e sindacati in sostegno al progetto per garantire qualità del lavoro, legalità e sviluppo

Capitale Cultura firma protocollo comune sindacati

SARZANA 03.08.2025 _  Sarzana compie un altro passo nel percorso per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028.
Questa mattina il sindaco Cristina Ponzanelli ha firmato un protocollo d'intesa con le organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL per la promozione della qualità del lavoro e della legalità  nell'ambito della candidatura che insiste su un'area vasta che comprende la Val di Vara, il Golfo dei Poeti ed è sostenuta da un ampio partenariato istituzionale.
Il protocollo sottolinea come la candidatura di Sarzana a Capitale Italiana della Cultura 2028, pur centrato sui valori della cultura, rappresenti in realtà una grande opportunità per generare un importante indotto economico  e occupazionale a favore di tutto il territorio, costituendo una concreta occasione per creare lavoro buono, qualificato e rispettoso dei diritti per lo sviluppo dell’intera area vasta coinvolta.
La qualità dell’occupazione, la sicurezza sul lavoro, il rispetto dei contratti collettivi nazionali e la prevenzione dei fenomeni di illegalità o sfruttamento sono presupposti indispensabili per garantire uno sviluppo realmente sostenibile e inclusivo: in questo senso la promozione della cultura del lavoro, intesa come rispetto dei diritti, valorizzazione delle competenze, sicurezza e partecipazione, rappresenta un presupposto essenziale per uno sviluppo territoriale sostenibile e coerente con i principi costituzionali.  “La cultura- dichiara il sindaco Cristina Ponzanelli- è una grande infrastruttura sociale capace di produrre crescita, occupazione e sviluppo. Fieri della condivisione degli obiettivi del percorso di candidatura di Sarzana a Capitale della Cultura 2028 con il mondo sindacale, presidio essenziale di tutela del lavoro e dei diritti sociali”.

 
“La candidatura di Sarzana a Capitale Italiana della Cultura rappresenta un’occasione straordinaria non solo per la città ma per l’intero territorio spezzino e ligure- dichiarano Luca Comiti, segretario generale CGIL La Spezia, Antonio Carro, segretario generale CISL La Spezia e Salvatore Balestrino, coordinatore UIL La Spezia-. La cultura non è un elemento separato dalla vita quotidiana ma strettamente innervata con il lavoro, perché la cultura produce lavoro di qualità, genera sviluppo sostenibile, coesione sociale e crea opportunità per le nuove generazioni. Il protocollo sottoscritto con il Comune  afferma con chiarezza che la realizzazione di opere, eventi e progetti collegati alla candidatura deve costituire una concreta occasione di crescita economica e occupazionale per l’intero territorio, creando lavoro buono, qualificato e rispettoso dei diritti ribadendo, allo stesso tempoche la qualità dell’occupazione, la sicurezza nei luoghi di lavoro, il rispetto dei contratti collettivi nazionali e la prevenzione di ogni forma di sfruttamento o illegalità sono condizioni imprescindibili per garantire uno sviluppo che sia sostenibile, giusto e inclusivo. La candidatura di Sarzana può diventare un volano importante di rilancio economico, sociale e comunitario e deve andare di pari passo con la crescita diffusa, la difesa e la tutela del lavoro e dei diritti sociali”.