4 Novembre: il discorso del Sindaco
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- Ultima modifica il Martedì, 05 Dicembre 2023 09:44
- Scritto da Cinzia Baruzzo - Ufficio Stampa
Discorso del sindaco di Sarzana, Cristina Ponzanelli, nell'ambito delle celebrazioni la Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate (4 Novembre 2023)
"Rivolgo un caloroso saluto e un ringraziamento a tutte le autorità, ai cittadini, ai nostri giovani e quanti hanno scelto di vivere con noi oggi una ricorrenza così importante. Il 4 novembre, la giornata dedicata all’Unità Nazionale e insieme alle Forze Armate, riguarda un passaggio essenziale ed imprescindibile della storia di tutti noi: la vittoria insieme agli alleati che poneva fine alla Grande Guerra e l’approdo del risorgimento all’Unità d’Italia, la nostra Italia.
L’epilogo di un periodo lungo, straordinariamente difficile, fatto di immani sacrifici, di eroismo, per amore della nostra patria, per amore delle generazioni future rispetto a chi compiva quei sacrifici immani. Quelle generazioni siamo noi, siete voi e le altre che verranno. Con questa consapevolezza e con profonda gratitudine celebriamo oggi l’unità d’Italia e le Forze Armate. Ogni nome di soldato caduto impresso nelle nostre lapidi, come i tanti, tantissimi senza nome, rappresentati dal Milite Ignoto, hanno sacrificato la loro vita, i loro anni più belli, per donare a Noi di vivere in un paese libero. Vite spezzate che non hanno avuto il dono di vivere quel futuro migliore per cui hanno lottato. La nostra storia è frutto di quel dolore, e di esso abbiamo saputo fare memoria, anno dopo anno con questa importantissima ricorrenza. Perché in quel dolore si è radicata la volontà, l’urgenza, la necessità della Pace. Allora come oggi, sentiamo tutti questa urgenza e questa necessità. Noi ci siamo a lungo abituati alla pace, alla libertà, alla prosperità. Poi improvvisamente la tragedia della guerra è riapparsa così vicino a noi: le aggressioni della Russia all’Ucraina, di Hamas ad Israele, i nostri occhi, gli occhi dei nostri figli, pieni di immagini di terrore.... Non vogliamo accettare la guerra, non vogliamo abituarci alla guerra. Sentiamo anche noi oggi l’urgenza della Pace, il bisogno profondo che arrivi una pace giusta, fondata sul rispetto del diritto internazionale. E nessuno più degli uomini e delle donne delle Forze Armate conosce il valore della pace: i nostri militari sono impegnati per garantire pace e sicurezza in tante aree del mondo, con competenza e riconosciuto spirito di umanità, tanti hanno sacrificato la loro vita compiendo il loro dovere in missione. A loro e ai loro cari va tutta la nostra gratitudine e il nostro abbraccio. Gli uomini e le donne in divisa, nel nostro paese e nella nostra città, sono i custodi silenti delle nostre libertà, impegnati ogni giorno a fare in modo che possiamo vivere in un paese libero e sicuro, perché ogni nostro giorno possa essere un giorno di Pace! A loro, difensori quotidiani della nostra sicurezza e della pace, va tutta la nostra riconoscenza e vicinanza, con l’auspicio che da questa nostra riconoscenza e vicinanza possano trarre forza nel svolgere il loro difficile compito a difesa della nostra libertà, convivenza civile, dignità della persona umana, e di tutti quei valori straordinari sanciti nella nostra carta costituzionale e su cui si è fondato anche allora il processo di unità nazionale.La pace non è scontata, si costruisce ogni singolo giorno, anche nella coscienza di ogni persona e delle nuove generazioni, in ognuno di noi che ripudia la guerra e che sente qui e ora profondamente la Pace come il vero grande obiettivo finale dei popoli del mondo, con la consapevolezza e l’orgoglio di appartenere ad una Nazione straordinaria, la nostra Italia, fatta di uomini e di donne che militano per la Pace. Ricordiamolo sempre: la pace è il nostro bene più prezioso e non si conquista una volta per tutte, va preservata e difesa. Ogni giorno!
Viva il 4 novembre, Viva l'Italia, unita democratica e libera, Viva le sue
Forze Armate, straordinario strumento di pacificazione”