Villa di via Ghigliolo / Conclusi i lavori di riqualificazione all'edificio sottratto alla criminalità organizzata oggi centro di accoglienza per profughi ucraini e richiedenti protezione internazionale

SARZANA 29.10.2022 _Sarzana in prima linea nell'accoglienza delle famiglie, donne, bambine e bambini ucraini in fuga dalla guerra e, da ultimo, anche nella gestione di rifugiati afghani in attesa di trasferimento presso strutture SAI ( Sistema Accoglienza Integrazione).
Un'emergenza quest'ultima che, ieri, ha visto in prima linea il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli che, contattata direttamente dalla CGIL, si è impegnata nel trovare una soluzione immediata in favore di un nucleo familiare, composto da ben tredici persone, proveniente dall'Afghanistan e appena arrivato in Italia, senza dimora e in attesa di essere inserito nel programma nazionale per l'accoglienza profughi.
In stretto contatto con la Prefettura la prima cittadina della nostra città ha individuato nella villa di via Ghigliolo -  bene sequestrato e confiscato alla criminalità organizzata e successivamente trasferito al Comune di Sarzana – la risposta immediata e necessaria per risolvere una vera e propria emergenza.
Solo pochi giorni fa infatti si conclusi i lavori di straordinaria manutenzione nell'edificio sequestrato alla criminalità organizzata, resi possibile- come noto- grazie al contributo economico della Fondazione AVSI.
Oggi l'immobile che, all'indomani dello scoppio del conflitto russo-ucraino, l'Amministrazione Ponzanelli aveva immediatamente messo a disposizione per l'accoglienza di richiedenti di protezione internazionale, è stato riqualificato e ammodernato, come risulta dalla relazione tecnica del settore territorio.
Oltre alla pulizia dell'area verde e alla realizzazione della recinzione che impedisce il libero accesso- soprattutto in presenza di minori- alla zona piscina ora in sicurezza, sono stati verificati l'impianto elettrico, la caldaia e l'impianto a gas, la chiusura dei camini posti al piano terra e al primo piano, la modifica al parapetto metallico della scala a chiocciola con installazione di cancello protettivo chiudibile, l'installazione di tre estintori e della relativa segnaletica, la sanificazione dell'impianto di distribuzione dell'acqua, l'installazione delle ringhiera metallica a protezione della vetrata prospiciente la scala, l'applicazione di pellicole di sicurezza sui parapetti e sulle vetrate, l'impianto di scarico delle acque reflue; infine si è proceduto alla riattivazione delle utenze.


Dunque la villa di via Ghigliolo, sita nella collina sarzanese, oggi può davvero dirsi luogo riqualificato e preposto alla solidarietà e all'accoglienza anche immediata.
Con deliberazione di Giunta n.315 dello scorso mercoledì 26 ottobre l'Amministrazione Ponzanelli ne stabiliva infatti la formale messa a disposizione della Prefettura a cui è seguita la determinazione dirigenziale del settore economico finanziario (n.955) con la quale il Comune ha approvato il contratto che concederà la struttura in comodato d'uso fino al termine dello stato di emergenza proprio al fine di assicurare ospitalità ai richiedenti protezione internazionale.
A conclusione del contratto – come più volte ribadito dall'Amministrazione Ponzanelli- verrà indetta la procedura pubblica per l’assegnazione del bene nel frattempo interamente riqualificato - che conferma la destinazione della villa rivolta ad associazioni, cooperative sociali, movimenti e gruppi coinvolti nell’impegno contro le mafie e per la giustizia sociale.
“Tengo a ringraziare particolarmente la Fondazione AVSI e il Prefetto della Spezia, Maria Luisa Inversini, che è stata parte essenziale in questo dialogo - dichiara il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli. - Sarzana è solidale con chi soffre e chi fugge dalle guerre, e non può esistere una destinazione sociale migliore per un bene che l’accoglienza di chi scappa da questi orrori, coerentemente agli scopi di riutilizzo di un bene che è stato sottratto all’interesse di pochi per il bene di un'intera comunità. Sono stata contattata ieri dalla CGIL per quest'ultima emergenza e abbiamo immediatamente messo a disposizione la villa. Successivamente rientrerà all'interno del circuito d'emergenza della prefettura per i rifugiati ucraini”.