Lavori in corso alla villa di via Ghigliolo, l'edificio sottratto alla criminalità organizzata, oggi centro di accoglienza per i profughi ucraini grazie all'accordo tra Prefettura della Spezia e Comune di Sarzana. Intervento finanziato da Fondazione AVSI

SARZANA 28.07.22 _Sarzana in prima linea nell'accoglienza delle famiglie, donne, bambine e bambini ucraini in fuga dalla guerra. All'indomani dello scoppio del conflitto russo-ucraino, Sarzana ha subito manifestato la propria disponibilità ad accogliere sul proprio territorio i profughi dalla guerra concedendo l'utilizzo della villa di via Ghigliolo - bene sequestrato e confiscato alla criminalità organizzata, e successivamente trasferito al Comune di Sarzana - per ospitare i richiedenti di protezione internazionale.
Attualmente sono in corso i lavori di straordinaria manutenzione dell'edificio, finanziati interamente dalla Fondazione AVSI, che restituiranno al Comune di Sarzana un immobile riqualificato e ammodernato. A breve, quindi, la villa di via Ghigliolo accoglierà i primi 15 profughi ucraini, divenendo luogo di accoglienza e protezione.
L’intervento sulla villa di via Ghigliolo è stato fortemente voluto dal Comune di Sarzana e sostenuto economicamente dalla Fondazione AVSI, ONG presente in 39 paesi e impegnata anche in Italia con progetti di sostegno a rifugiati e migranti: un intervento particolarmente significativo che farà di una struttura sequestrata alla criminalità un luogo di solidarietà.
A conclusione del comodato sottoscritto con la Prefettura  verrà indetta la procedura pubblica per l’assegnazione del bene - nel frattempo interamente riqualificato - che conferma la destinazione della villa rivolta ad associazioni, cooperative sociali, movimenti e gruppi coinvolti nell’impegno contro le mafie e per la giustizia sociale.
“Dopo essere intervenuti con tempestività ai confini dell’Ucraina, in Polonia e Romania, e all’interno dell’Ucraina stessa fin dal primo giorno dello scoppio del conflitto, ci siamo resi conto che non potevamo non affrontare l’enorme richiesta di aiuto giunta anche nel nostro Paese e che era importante creare un collegamento con la grande disponibilità e solidarietà dimostrata da tantissime persone - dichiara Giampaolo Silvestri, Segretario Generale di Fondazione AVSI. È nata così l’idea di metterci in rete, soggetti diversi, per coordinarci, unire le forze e rispondere al meglio a questa nuova sfida. Siamo orgogliosi di sostenere questa nuova azione a favore dei profughi ucraini insieme al Comune di Sarzana”.
“Tengo a ringraziare particolarmente la Fondazione AVSI e il Prefetto della Spezia, Maria Luisa Inversini, che è stata parte essenziale in questo dialogo - dichiara il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli. - Sarzana è solidale con chi soffre e chi fugge dalla guerra, e non può esistere una destinazione sociale migliore per un bene che l’accoglienza di chi scappa dall’orrore di una guerra, coerentemente agli scopi di riutilizzo di un bene che è stato sottratto all’interesse di pochi per il bene di tutti. Siamo felici ed orgogliosi di riqualificare un bene di tutti e di accogliere, insieme, chi ha più bisogno".