OBEY WE THE FUTURE The art of Shepard Fairey alla Fortezza Firmafede
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- Ultima modifica il Venerdì, 10 Dicembre 2021 13:30
- Scritto da Cinzia Baruzzo - Ufficio Stampa
SARZANA 26.11.21 _ Con OBEY WE THE FUTURE The art of Shepard Fairey, che sarà alla Fortezza Firmafede dall’11 dicembre 2021 al 27 marzo 2022, Sarzana torna al palcoscenico della street art internazionale.
Dopo Early artist known as BANKSY 2002 2007 prints selection, la mostra che a febbraio 2021 aveva riaperto gli spazi espositivi della fortezza dopo l’emergenza covid19, il nuovo progetto espositivo a cura di Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, è l’occasione per conoscere uno degli street Artist più famosi al mondo: Shepard Fairey in arte OBEY l’artista che, con l’immagine stilizzata in quadricromia di Barack Obama dal titolo Hope, ha di fatto consacrato, ancora prima che venisse eletto, il volto del più famoso presidente degli Stati Uniti a icona mondiale.
Prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi con il sostegno del Comune di Sarzana e della
Direzione Regionale Musei Liguria del MiC, l’esposizione si presenta come un percorso ideale in
una metaforica notte metropolitana, un viaggio visivo che incrocia quattro punti tematici: Donna, Ambiente, Pace, Cultura, stimolando riflessioni su temi umanitari, su passaggi esistenziali, su utopie sociali, su valori di giustizia al di sopra delle leggi.
"Il nome di Obey- dichiara il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli - è legato a un successo artistico globale e multidisciplinare, capace di proporre nell'ultimo decennio opere che sono immediatamente divenute icone del nostro tempo. Siamo orgogliosi di poter accogliere e ammirare a Sarzana questo artista e i suoi messaggi, confermando ancora una volta la nostra città come palcoscenico privilegiato e continuativo di grandi mostre artistiche e, in questo caso, avanguardia dell'arte contemporanea e di riflessioni libere e autentiche sui suoi principali protagonisti. Dopo la contemporaneità globale di Banksy e l'identità sarzanese di Gian Carozzi, proseguiamo in un percorso di grande spessore artistico e continuità con Shepard Fairey e le sue immagini che sono già iconiche a livello globale, capaci di muoversi nello stretto confine tra provocazione, arte e attualità. Abbiamo deciso di proporre la Fortezza Firmafede e Sarzana come spazi di grande arte contemporanea e stiamo realizzando questa visione con un'altra grande mostra, che accende nuovamente i riflettori su un artista icona della street art internazionale. Siamo certi che questa grande mostra possa rappresentare un
altro successo in grado di coinvolgere diverse generazioni, di incuriosire e attrarre alla conoscenza della bellezza e delle sue migliori rappresentazioni sancendo, ancora una volta, il potere della cultura come chiave per la ripartenza in termini di promozione per l'intero nostro territorio e, soprattutto, di visione e ispirazione per la nostra comunità”.
«La mostra a Sarzana - spiega Gianluca Marziani - propone al pubblico un vero rivoluzionario
della carta militante. L’arte di Obey, così solida con la sua ossessione feticista per la cellulosa, è in realtà quanto di più aderente ai modelli linguistici dei social media. Le sue opere, multiple per natura e militanti per temi morali, si giustappongono alle pagine di Instagram con una logica virale che usa il muro come browser e gli occhi collettivi come connessione continua…».
Saranno in mostra serigrafie e litografie provenienti da collezioni private che fanno di Obey il prototipo fluido del nuovo artista politico. Tra le opere esposte We the People – Defend Dignity, la bellissima donna con un fiore tra i capelli scelta come immagine di mostra. Nelle sale della Fortezza Firmafede ci saranno anche anche alcune immagini iconiche come Hope in cui Obey raffigurò nel 2008 il futuro Presidente degli Stati Uniti Barak Obama.
«Siamo molto contenti di proseguire, negli spazi meravigliosi della Fortezza Firmafede, il cammino cominciato all'inizio di quest'anno, con la grande mostra di Banksy - commenta il presidente di MetaMorfosi Eventi, Pietro Folena. - Il racconto della nuova arte urbana, che sta cambiando geografie e paradigmi culturali in tutto il mondo, non poteva non proseguire con Shepard Fairey, in arte Obey, il più politico degli artisti statunitensi, con una collezione di opere originali davvero straordinaria»