Onoreficenza Civica XXI Luglio 1921 assegnata a Bruno Segre, ultracentenario avvocato e giornalista torinese. Condiviso il programma delle celebrazioni per il centenario dei "Fatti di Sarzana"
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- Ultima modifica il Martedì, 03 Agosto 2021 10:15
- Scritto da Cinzia Baruzzo - Ufficio Stampa
SARZANA 20.05.21 _ Nel centenario dei "Fatti di Sarzana" l'Onoreficenza Civica XXI Luglio 1921 è stata assegnata a Bruno Segre, classe 1918, avvocato e giornalista torinese.
È quanto ha deciso la Commissione dedicata, che si è riunita ieri pomeriggio e ha stabilito che la consegna dell'onoreficenza avverrà nell'ambito delle manifestazioni celebrative previste per la ricorrenza dei cento anni dagli accadimenti sarzanesi del 21 luglio 1921.
La “Onoreficenza Civica XXI Luglio 1921” viene assegnata annualmente, nell'ambito delle iniziative commemorative dei "Fatti di Sarzana" del 21 luglio 1921, a una personalità che – ai sensi dell'art. 1 del Regolamento comunale che ne disciplina l’assegnazione – nell'ambito della vita pubblica, nella realtà territoriale locale o in un più ampio contesto, si sia distinta particolarmente per la sua attività in difesa della democrazia e delle istituzioni.
La commissione, nominata dal Consiglio Comunale, è composta ai sensi dell'art. 2 del citato regolamento dal sindaco, con funzioni di presidente, da due consiglieri comunali, di cui uno di minoranza, da un rappresentante delle organizzazioni sindacali e da un rappresentante delle associazioni partigiane del territorio.
La Commissione è oggi attualmente composta, così come nominata dal Consiglio Comunale a pochi mesi dal suo insediamento nell'estate 2018, oltre che dal sindaco stesso in qualità di presidente, dal segreterio della Camera del Lavoro della Spezia CGIL Lara Ghiglione, che ieri ha delegato Luigi Pellegrino, da un delegato dell'ANPI (ieri Denise Murgia), da Andrea Pizzuto per la maggioranza e da Damiano Lorenzini per la minoranza del Consiglio comunale, entrambi presenti.
Quest'anno per volere della prima cittadina, per dare ulteriore rilievo a tutte le voci che continuano a impegnarsi per mantenere accesa la memoria e far conoscere la storia cittadina, pur senza avere diritto di voto, erano presenti e hanno dato il loro contributo al confronto anche i membri del Comitato Unitario della Resistenza, i presidenti Egidio Banti e Giorgio Pagano, oltre al segretario Manlio Castellini.
La scelta è avvenuta tra due candidati: Bruno Segre, proposto dall'ANPI, e Pino Meneghini proposto, dal consigliere Pizzuto.
Dopo una lunga discussione, con la maggioranza di tre voti (Lorenzini, Murgia e Pellegrino) a due (Ponzanelli e Pizzuto, espressi a favore della figura di Pino Meneghini) l'assegnazione dell'onorificenza civica "XXI luglio 1921 " è, come detto, andata al torinese Bruno Segre.
"Saremo felici di ospitare a Sarzana e assegnare la nostra onorificenza a Bruno Segre, figura storica del liberalismo italiano e autentico modello per qualunque avvocato e cittadino libero della partecipazione non violenta e democratica alla vita pubblica, nei valori assoluti dell'antirazzismo e della libertà- dichiara il sindaco Cristina Ponzanelli-. Anche nei momenti più difficili della nostra storia, in ogni periodo storico che ha attraversato e in ogni ruolo che ha assunto, Bruno Segre ha sempre portato avanti la sua visione di democrazia liberale, per questo merita questa onorificenza come molti altri riconoscimenti. Dispiace che, per il terzo anno consecutivo, ancora una volta vi sia stata una preclusione all'assegnazione dell'onorificenza a Pino Meneghini. Per rispetto alla sua storia, alla sua persona e alla volontà della città abbiamo voluto proporre ancora una volta la sua figura, consapevoli che nella divulgazione della storia e nello sviluppo della coscienza critica da parte di tutti i cittadini e in particolare dei più piccoli risieda la prima difesa della democrazia e delle istituzioni. Dispiace ancora una volta questa preclusione assoluta, nei confronti di chi ha scritto e ha raccontato la storia di Sarzana, dei fatti di Sarzana e del nostro sindaco Terzi con un dettaglio e con una profondità quasi sconosciuti. Accoglieremo Bruno Segre con orgoglio e consapevolezza, certi che da autentico liberale e dall'alto della sua statura vorrà almeno idealmente condividere la sua onorificenza con chi ha saputo dare tanto a Sarzana e divulgare ai suoi cittadini la loro storia, i valori delle istituzioni, della democrazia e della libertà. Abbiamo voluto insieme alla Commissione condividere anche il programma per le celebrazioni del centenario dei Fatti di Sarzana, che si svilupperanno su più giornate e ambiti storici e culturali. Grazie al contributo del Comitato Unitario della Resistenza, che rappresenta tutte le associazioni partigiane del nostro territorio”.
Ultimo allievo di Luigi Einaudi, Bruno Segre, figlio di genitore ebreo, a causa delle leggi razziali non può esercitare la professione di avvocato e si mantiene dando lezioni private. Nel 1942 viene arrestato per disfattismo politico ed è detenuto per alcuni mesi in carcere. Nel settembre del 1944 viene nuovamente arrestato e condotto alla caserma di Via Asti. Uscitone si arruola col nome di battaglia "Elio" nelle formazioni partigiane e partecipa alla liberazione di Caraglio. Dopo la Liberazione lavora come cronista per "L'opinione" e per altre testate giornalistiche. Diviene procuratore e si distingue nella battaglia legale per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza. Segretario dell'Associazione torinese contro l'intolleranza e il razzismo, nel 1949 fonda "L'Incontro", giornale impegnato nel campo della difesa dei diritti civili, contro il razzismo e l'antisemitismo, per il disarmo e la pace nel mondo. In quegli stessi anni aderisce al Partito socialista unitario, in seguito all'Unione socialista indipendente e infine al Partito socialista italiano.