Bando Agricoltura Sociale: Regione Liguria con 420mila finanzia i progetti dell’Asl 5 per l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo di soggetti fragili. I Distretti Sociali -con i servizi sociali dei comuni- individueranno percorsi dedicati
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- Ultima modifica il Venerdì, 12 Marzo 2021 13:15
- Scritto da Cinzia Baruzzo - Ufficio Stampa
SARZANA 1.03.21 _ Inizieranno a breve le attività dei Progetti di Agricoltura Sociale “Sentieri di Inclusione” (per il DSS 18), “Le Radici della Solidarietà” (DSS 17) e “Il Banco dell’Agricoltura Sociale” (DSS 19) con unico capofila ASL5. I tre progetti, vincitori del Bando di Regione Liguria di
Agricoltura Sociale PSR 2014-2020 Mis. 16.09, sono stati presentati stamani a palazzo Roderio nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli, il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, il direttore generale dell’Asl 5 Paolo Cavagnaro e il direttore sociosanitario ASL5 Maria Alessandra Massei. I progetti costituiscono il primo esperimento coordinato sul nostro territorio di “Agricoltura sociale”, ossia di quella attività che unisce esigenze di settori diversi in una formula innovativa per generare servizi multifunzionali sostenibili e di ampio impatto sociale. In linea con le tendenze della politica europea, alle aziende agricole si prospettano nuovi orizzonti operativi in quanto chiamate ad offrire opportunità nuove alle persone con fragilità o in condizioni di marginalità del nostro
territorio. Il mondo agricolo e quello sociosanitario coesistono e collaborano in tutti i
progetti in partenariati formati da: ASL5, Organizzazioni di Categoria del mondo Agricolo, il Distretto Sociale di Appartenenza, il Comune capofila della conferenza dei Sindaci (La Spezia, Sarzana e Bolano), Aziende Agricole, Enti di formazione e Soggetti diversi del Terzo settore.
Finalità dei progetti è aumentare il benessere delle persone fragili attraverso
attività, da organizzare in servizi, realizzate presso le Aziende Agricole.
Un ambiente naturale e sano, il coinvolgimento in operazioni semplici ma concrete di una normale vita in campagna, gli animali, il contatto umano basato sul fare, il tutto cogestito da operatori agricoli e sociosanitari, costituiscono la “medicina” che favorisce certamente il benessere della persona, riducendone
l’uso di farmaci, proponendo nuove ipotesi di inserimento lavorativo ecostruendo contestualmente forme di sostegno che favoriscano la domiciliarità in alternativa all’inserimento in strutture residenziali. I progetti avranno durata biennale ma il Bando impone, alla loro conclusione, la stipula di un Accordo di Servizio Territoriale tra i Partner, atto a dare continuità e sviluppo a quanto realizzato. I progetti si rivolgono a tre categorie di beneficiari: 20 persone in carico alla salute mentale, 31 persone in condizione di disabilità e 21 persone in
condizione di marginalità sociale. Le attività si svolgeranno nelle aziende agricole partner (circa una trentina in tutta la provincia) e i beneficiari, divisi in gruppi, saranno affiancati
costantemente da un tutor aziendale e un educatore professionale che
costituiranno il Team Operativo Progettuale (T.O.P.). I T.O.P. usufruiranno di una formazione di 50 ore durante la quale acquisiranno le competenze necessarie per un approccio educativo efficace rivolto alle diverse utenze e nozioni inerenti all’attività specifica in ambito agricolo. Le attività progettuali saranno modulate sulla base delle capacità e le attitudini dei destinatari, diversificando i percorsi e gli obiettivi: si andrà da percorsi con l’obiettivo di migliorare il benessere della persona attraverso esperienze a contatto con la natura, a percorsi finalizzati a formare e facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro in ambito agricolo anche attraverso una validazione delle competenze certificata. La selezione dei candidati e la formazione dei T.O.P. si concluderà a fine Marzo 2021, in previsione dell’avvio delle attività in ambito agricolo che avverrà
orientativamente a Maggio 2021, situazione epidemiologica permettendo.
Distretto Sociale 18 - “Sentieri di Inclusione”
Per quanto riguarda il Comune della Spezia, è stato presentato il progetto denominato “Sentieri di inclusione” da ASL5 in qualità di capofila di una rete che abbraccia 18 realtà presenti sul territorio spezzino che vede la partecipazione dl Distretto Sociale 18, di cui il Comune della Spezia è capofila. Al Distretto 18 sono stati assegnati 22.710 euro di risorse come quota partner, finalizzate alla realizzazione di questo progetto che ha visto un finanziamento complessivo di 200.000 euro che dovrà vedere prese in carico i soggetti più fragili del distretto e inserirle in un percorso di inclusione sociale.
“Tantissimi i valori messi in campo nel progetto di agricoltura sociale – afferma a proposito il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – promosso e finanziato da Regione Liguria a cui ASL5 ha aderito, mettendo insieme i Distretti e le realtà del terzo settore della Provincia spezzina. Promuovere attraverso l’agricoltura azioni terapeutiche o di inclusione sociale o lavorativa è un ottimo strumento per dare una speranza a queste persone, e non solo per reinserirlein un contesto sociale. Mai come in questo momento di emergenza sanitaria, nessuno deve rimanere indietro e la persona deve ritrovarsi al centro di un progetto, al centro delle istituzioni, soprattutto quelle maggiormente più fragili.
Distretto Sociale 19 - “Banco dell'agricoltura sociale”
Il Distretto Sociale 19, metterà in atto specifiche azioni progettuali da realizzare con ASL in collaborazione con i servizi sociali dei Comuni del Distretto stesso, a individuare soggetti con particolare fragilità sociale da inserire in percorsi progettuali specifici nell’ambito del progetto di agricoltura sociale “Banco dell’agricoltura sociale”. Il progetto denominato il “Banco dell’agricoltura sociale” è stato presentato da ASL 5 in qualità di capofila di una rete di partenariato costituita da ben 18 partner che vede la partecipazione del Distretto Sociale 19, costituito dai 7 comuni della Val di Magra, di cui il Comune di Sarzana è capofila ed è stato
finanziato per un importo complessivo di circa 170mila euro.
Gli altri partner sono aziende agricole sociali - in cui le attività sociali e sociosanitarie risultano in rapporto di connessione con l’attività agricola, che deve
rimanere prevalente - ubicate nel territorio della Val di Magra. Per agricoltura sociale si intende l’attività organizzata di produzione di beni e servizi agricoli che, in raccordo con il sistema territoriale dei servizi sociali e sociosanitari e delle istituzioni preposte, integra in modo sostanziale, continuativo e qualificante una serie di attività tra cui il progetto “Banco
dell’agricoltura sociale” individua i seguenti punti:
- lnclusione sociale e inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.
- Attività socio-educativa e di socializzazione a favore di soggetti con fragilità
sociale.
- Sostegno e reinserimento sociale di persone in condizione di fragilità sociale.
- Realizzazione di attività presso le aziende agricole.
- Svolgimento di percorsi di inserimento socio lavorativi attraverso assunzioni,
tirocini formativi, formazione sul luogo di lavoro. Al Distretto 19 è stato assegnato un budget come quota partner di 10.350 euro, all'interno di un finanziamento complessivo come anticipato di 169.997,41 euro per specifiche azioni progettuali da realizzare con ASL che ha la gestione economica e rendicontativa del progetto in collaborazione con i servizi sociali dei Comuni del Distretto che individueranno soggetti con particolare fragilità sociale da inserire in percorsi progettuali sopra esposti in raccordo con i servizi specialistici dell’A.S.L.
"L'agricoltura rappresenta una straordinaria opportunità di inclusione che abbiamo voluto cogliere insieme - dichiara il sindaco Cristina Ponzanelli - facendo rete. Coinvolgere persone fragili in attività calate in contesti agricoli, naturali, campestri, contribuisce non solo ad aumentare il benessere e la massima autonomia possibile dei beneficiari, ma ad arricchire complessivamente un intero territorio e la sua comunità in una visione ed approccio di inclusione di alto valore".
Distretto Sociale 17 – “Le Radici della Solidarietà”
Il progetto “Le Radici della Solidarietà è stato rimodulato su indicazione di Regione Liguria che ne ha ridotto l'importo finanziabile a circa 57.000 euro. Il progetto è dedicato a persone in carico al servizio di Salute Mentale ASL 5 e a ospiti della Struttura Psichiatrica Campo del Vescovo che potranno assumere in futuro un ruolo lavorativo. L'attività prevalente sarà la coltivazione del grano, che verrà macinato nel mulino della zona e lavorato a Rocchetta Vara in locali
che saranno attrezzati in laboratorio per la realizzazione di un pane a marchio etico. Il ventaglio di esperienze formative sarà ampliato attraverso le attività prevalenti delle aziende agricole partner del Progetto. Per gli ospiti della Struttura Psichiatrica “Campo del Vescovo” coinvolti nel percorso formativo, il progetto potrà costituire la base di un percorso per l'acquisizione di autonomie finalizzato a una futura deistituzionalizzazione.