Esche avvelenate in località Bradiola: il sindaco firma ordinanza contingibile e urgente a tutela degli animali e della pubblica incolumità

SARZANA 05.02.21  _ Questa mattina il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli ha firmato un’ordinanza contingibile ed urgente per la presenza di esche o bocconi avvelenati in località Bradiola sul territorio comunale. La prima cittadina sulla base della segnalazione dei Carabinieri Forestali che hanno rinvenuto “un'esca presumibilmente avvelenata che ha causato l'intossicazione grave di un cane attualmente ricoverato presso una struttura veterinaria nel bosco adiacente la via Bradiola ” ha  prontamente firmato l’atto che adotta le misure cautelative del caso. “Ritenuto che la probabile presenza sul territorio di veleni e sostanze tossiche, in particolare sotto forma di esche o bocconi, rappresenti oltre che un fenomeno di allarme sociale, anche un serio rischio per la pubblica incolumità, per gli animali e per l’ambiente – scrive il sindaco- e ritenuto altresì di dover impedire la prosecuzione di tale fenomeno e porre rimedio a situazioni che interferiscono negativamente sulla serena convivenza della cittadinanza creando allarme soprattutto fra le persone proprietarie di animali, ordina nelle vie e luoghi pubblici del Comune di Sarzana, nell'area boschiva adiacente a via Bradiola, loc. Bradiola - “due laghi”, a decorrere dalla data odierna  e fino al 5 marzo 2021, e comunque fino al cessato allarme o a nuove disposizioni in merito che cani, gatti e gli animali di adozione dovranno essere tenuti al guinzaglio, muniti di museruola che impedisca l’ingestione casuale di bocconi; che ai cani, gatti e animali di adozione sia impedito di uscire liberamente dalle abitazioni e di vagabondare nel territorio; che chiunque rinvenga un animale morto o materiale che si sospetti possa essere un veicolo di sostanze tossiche o nocive (compresi vetri, plastiche, metalli o materiali esplodenti), eviti il contatto diretto e deve segnalare il ritrovamento agli organi di polizia e al corpo forestale”. L’ordinanza  stabilisce anche che ai  trasgressori sarà applicata una sanzione amministrativa da 75 a 500 euro.