Sala studio ex-Tribunale: terminati i lavori per il rifacimento dell'impianto elettrico e di illuminazione a led, oltre alla messa in posa delle prese con connessioni internet

sala oggi dopo lavori

SARZANA 14.01.21 _ Lo spazio al primo piano dell'ex-Tribunale di Sarzanadove l'Amministrazione Ponzanelli nel salone centrale ha recentemente collocato la sala studio a servizio dei ragazzi che frequentano le scuole superiori e l'università è pronto. I lavori di adeguamento che hanno trasformato l'ex-aula delle udienze in spazio attrezzato e idoneo a ospitare gli studenti sono praticamente terminati: nei prossimi giorni infatti, a seguito della messa in posa dell'armadio di rete già effettuata, verrà attivato il servizio internet e la sala studio avrà piena funzionalità e fruibilità. Un impegno concreto assunto dall'Amministrazione comunale a seguito della individuazione di un nuovo spazio adeguato ai bisogni dei giovani e degli studenti all'ex Tribunale dove, a seguito di sopralluoghi e sentite le esigenze di chi quegli spazi li ha vissuti, sono stati disposti i lavori nel periodo a cavallo tra le feste e in cui gli spazi erano chiusi per disposizioni anticontagio. Come noto infatti, per rendere l'ambiente pienamente idoneo alla sua funzione il Comune ha autorizzato alcuni lavori di riqualificazione dell'impianto elettrico e di illuminazione che è stato sostituito con corpi luminosi a led studiati per ottenere su tutta la superficie una luce omogenea e garantire il quantitativo di lumen necessari per la destinazione d'uso prescelta, anche nelle ore pomeridiane in cui durante l'inverno è più buio. Sono state inoltre installate nuove prese, per assicurare disponibilità sufficiente alle esigenze degli utenti, oltre all'installazione di due punti di rete Wi-Fi ad alta velocità che garantiranno un'adeguata connessione internet. "Siamo felici di aver destinato ai nostri giovani e agli studenti questo spazio - ha affermato il sindaco Cristina Ponzanelli - soprattutto in questo periodo, in cui molto è stato loro tolto dalla pandemia e dall'emergenza. Non esiste una destinazione migliore per gli spazi pubblici che allo studio, confrontandoci con i ragazzi che li hanno vissuti abbiamo concordato alcuni miglioramenti e li abbiamo realizzati”