Sarzana guarda avanti e candida il suo centro storico al "Marchio del Patrimonio Europeo"
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- Ultima modifica il Lunedì, 04 Gennaio 2021 13:39
- Scritto da Cinzia Baruzzo - Ufficio Stampa
SARZANA 13.11.2020 _ Nonostante la pandemia e il momento difficile che sta coinvolgendo la città e l'intero Paese, Sarzana guarda avanti e intende riprogrammare tutte le riforme strutturali che l'Amministrazione ha inserito nel suo programma di mandato, anche guardando al modello di società del post pandemia. Nei giorni scorsi è stata presentata la candidatura del centro storico di Sarzana al riconoscimento del "Marchio del Patrimonio Europeo" (European Heritage Label). "Riscontrato che il centro cittadino è interamente percorso dal tratto urbano della Via Francigena - si legge nella delibera di Giunta n.282 - oltre che da diversi altri itinerari, da ultimo il tratto finale del "Sentiero dei Ducati", e dato atto che l'emergenza epidemica impone un ripensamento complessivo dell'organizzazione dei centri urbani, con una ri-progettazione complessiva, è intenzione dell'Amministrazione comunale individuare sin d'ora le linee guida fondamentali per la progettazione degli interventi da realizzare per lo sviluppo e la riorganizzazione del centro storico cittadino". Una riorganizzazione del centro storico che non può che guardare "alla partecipazione a bandi, call, iniziative varie promosse da enti pubblici, fondazioni, associazioni, sia a carattere nazionale che transnazionale, che abbiano come oggetto la conoscenza, la promozione dell'immagine e la valorizzazione dei centri storici". Da qui la richiesta di ammissione al "Marchio del Patrimonio Europeo – European Heritage Label" per il quale il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Turismo sta raccogliendo le candidature nazionali. Nel contesto delle politiche culturali dell'Unione Europea l'istituzione di questo marchio mira a riconoscere e premiare i siti e le città che hanno contribuito a promuovere il senso di appartenenza all'Unione Europea, tramite l'evidenza dei caratteri propri del patrimonio culturale europeo comune e che abbiano un particolare valore simbolico o rivestano un ruolo importante nella storia e nella cultura d'Europa. Nella delibera l'Amministrazione guarda oltre indicando fin d'ora la "valorizzazione delle vie e piazze cittadine mediante il mantenimento e, ove possibile, l'ampliamento delle zone pedonali, zone a traffico limitato, la realizzazione di attività commerciali a carattere straordinario soltanto se adeguati al contesto urbano e dotati di una propria coerenza interna (sia dal punto di vista delle categorie merceologiche sia dal punto di vista dell'immagine), fino alla semplificazione dell'iter amministrativo (anche mediante modifiche regolamentari) per consentire agli operatori di bar e ristoranti di avvalersi dei cosiddetti dehors per la somministrazione di cibi e bevande".