Palazzo Roderio sempre più green / Via alla sostituzione del vecchio e poco sicuro impianto a gasolio: per riscaldare gli uffici arriva una centrale termica con standard di sicurezza e di rispetto ambientale

SARZANA 09.10.2020  _ Un intervento di adeguamento normativo,  di messa in sicurezza e di rispetto ambientale lungo dieci anni. Soprattutto a costo zero per l’ente che d’ora in poi potrà anche contare su un notevole risparmio in bolletta. Sembra incredibile ma, per tanto tempo, i tecnici comunali hanno lavorato affinché si procedesse alla sostituzione della vecchia caldaia a gasolio di palazzo civico con una centrale termica, moderna ed efficiente, costituita da quattro caldaie a condensazione, sicura e a norma,  soprattutto rispettosa dell’ambiente. Operazione non semplice dato anche il coinvolgimento della Soprintendenza ai Beni Architettonici, sotto la cui supervisione ricade lo storico palazzo Roderio, e dei   Vigili del Fuoco, competenti in materia di norme antincendio e sicurezza nei luoghi pubblici. Un iter tutt’altro che agevole che oggi è, finalmente, giunto alla conclusione e che, d’ora in poi, garantirà l’efficientamento energetico, l’adeguamento alle normative ambientali e la sicurezza dell’edificio comunale che, dopo aver visto nei mesi scorsi la  sostituzione delle vecchie lampade con luci a led, sta diventato sempre più green. Comprese tutte le opere accessorie edili, impiantistiche, interne ed esterne al palazzo il costo dell’intervento è di 90mila euro oltre iva che però, essendo ricompreso nella convenzione vigente SIE 3- Servizio Integrato Energia 3  sottoscritta dall’ente con Consip, non comporta alcun costo per il Comune. I lavori saranno eseguiti dalla società Antas spa. Che la sostituzione della vecchia caldaia fosse un intervento importante lo sanno bene anche i dipendenti dell’ente, negli ultimi anni, spesso costretti a lavorare con giacche e cappotti per l’ennesimo guasto al vecchio impianto. In più, come detto, ora la nuova centrale termica garantirà standard di sicurezza fino a oggi inesistenti, risparmio sui costi del riscaldamento e soprattutto minor impatto ambientale dato che la rimozione di impianti alimentati a gasolio significa minori emissioni in atmosfera.