Emergenza Coronavirus / Solidarietà alimentare: la Giunta individua i criteri per l'erogazione immediata dei buoni per l’acquisto di cibo e prodotti di prima necessità. Il sindaco Ponzanelli: “Abbiamo dato una risposta immediata”
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- Ultima modifica il Lunedì, 24 Agosto 2020 19:37
- Scritto da Cinzia Baruzzo - Ufficio Stampa
SARZANA 01.04.2020_ La Giunta comunale di Sarzana si è attivata immediatamente per affrontare una delle conseguenze dell’emergenza Coronavirus: garantire ai cittadini e alle famiglie in difficoltà economica l’accesso all’acquisto dei generi alimentari o prodotti di prima necessità, a meno di 24 ore dall'ordinanza del Capo della Protezione Civile e del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Sulla base dell’acconto anticipato ai Comuni dal Governo sul Fondo di Solidarietà Comunale, la Giunta ha subito predisposto le linee operative per l’utilizzo delle risorse anticipate al Comune di Sarzana pari a 118mila euro, stabilendo anche di sospendere la pubblicazione del bando emergenza abitativa fino all'eventuale successivo reintegro delle risorse del Fondo di Solidarietà Comunale da parte del Ministero dell'Interno. Dal punto di vista operativo l’Amministrazione Ponzanelli - dopo aver previsto una variazione di Bilancio finalizzata a prevedere un apposito capitolo di spesa per l'erogazione di buoni spesa finanziati con donazioni effettuate da privati ed imprese - ha deciso anche che “al fine di favorire la più capillare distribuzione sul territorio comunale, degli esercizi commerciali presso cui è possibile acquistare generi alimentari e prodotti di prima necessità, di incaricare il dirigente dei servizi sociali di predisporre un avviso da pubblicare sul sito istituzionale dell'Ente a cui potranno rispondere a mezzo pec tutti gli esercizi commerciali che intendono accettare i buoni spesa rilasciati dal Comune”.
Nelle more della formazione del suddetto elenco, ed anche in seguito, sarà consentito l'utilizzo dei buoni spesa anche presso l'Emporio solidale.
Alla delibera di Giunta n.78 del 31 marzo è seguita la determinazione n.215 a firma del dirigente del settore politiche sociali Giuliano Caso che ha approvato gli atti per l’erogazione dei buoni spesa. L’atto di Giunta stabilisce che i fruitori dei buoni spesa verranno individuati dagli assistenti sociali tenuto delle seguenti linee di indirizzo: aver subito una perdita di entrate reddituali in conseguenza della cessazione obbligatoria dell'attività produttiva di ogni genere in base ai DPCM e alle altre disposizioni contro il coronavirus; aver subito una perdita di entrate reddituali in conseguenza di licenziamento di uno dei componenti, quando nel nucleo familiare non vi sia altra fonte di reddito.
Fra i nuclei familiari con le caratteristiche sopraddette avranno la priorità quelli in cui vi è un soggetto diversamente abile che non goda di altre forme di sostegno economico; per l'individuazione delle priorità nella concessione dei benefici si dovrà tener conto del numero dei componenti il nucleo familiare, della presenza di minori, di donne in stato di gravidanza. Per accedere ai buoni non si potrà già essere beneficiario di altre misure di sostegno al reddito (reddito di cittadinanza, NASPI, Contributi economici da regione o comune). In esecuzione delle linee del Governo, dopo aver dato priorità ai predetti cittadini, qualora residuino risorse da erogare, i buoni spesa saranno distribuiti anche a coloro che sono già beneficiari di altre misure di sostegno al reddito. Per presentare le domande occorre mandare una mail all'indirizzo protocollo@comunesarzana.gov.it e compilare l'autocertificazione scaricabile dal sito istituzionale dell’Ente. “Abbiamo voluto dare una risposta immediata a chiunque si trovi in una situazione difficoltà – ha detto il sindaco Cristina Ponzanelli. - In queste settimane la nostra Amministrazione e l'intera città hanno dimostrato che a Sarzana nessuno resta indietro, grazie a chiunque abbia voluto sostenere il vicino di casa, il mondo del volontariato o la nostra Protezione Civile. Invito chiunque abbia davvero bisogno a presentare domanda: non bisogna avere remore a chiedere aiuto in un momento di estrema difficoltà di cui non si ha alcuna colpa. Ragioneremo più avanti con il Governo, che ha voluto mettere una piccola pezza spacciandola per panacea a un'emergenza che richiederebbe ben diversa responsabilità. Noi non ci tiriamo indietro, come sempre, e operiamo subito per dare risposte ai sarzanesi”. Da registrare l'astensione dal voto in Giunta degli assessori titolari delle deleghe interessate dall'ordinanza del Governo: Costantino Eretta per i servizi sociali e Daniele Baroni, in aperta polemica con il provvedimento governativo.
“Naturalmente ci siamo subito messi al lavoro per affrontare l'emergenza e offrire con una delibera di Giunta ai nostri cittadini gli strumenti per l'accesso ai generi alimentari e ai prodotti di prima necessità – ha dichiarato l'assessore ai servizi sociali Costantino Eretta - ma l'azione del Governo, che annuncia uno stanziamento di denaro quando in realtà con una mano anticipa dei fondi già previsti a bilancio e con l'altra li toglie alle finalità sociali che abbiamo già individuato e approvato in consiglio comunale e in Giunta, è francamente vergognosa. Non si affronta un'emergenza aprendo una guerra tra bisognosi e scaricando sui comuni la gestione di fondi già risicatissimi, per di più per affrontare una crisi sociale sempre più grave. Mi auguro che questi fondi siano rifinanziati immediatamente dal Governo, altrimenti mi recherò a Roma insieme a tutte le persone che non potranno godere dei contributi del bando per il sostegno alle emergenze abitative e per cure odontoiatriche che avevamo già predisposto e abbiamo dovuto sospendere. Il nostro Governo, al posto che sostenerci durante l'emergenza, ha messo le mani in tasca ai sarzanesi” . “Il Governo non ha aggiunto un solo euro dei 4 miliardi annunciati – gli ha fatto eco l'assessore al bilancio Daniele Baroni - ma si è limitato a pagare in anticipo ai Comuni alcune quote del fondo di solidarietà che erano già tutti nei bilanci degli enti comunali, peraltro alimentati con la finanza comunale. Dall'annuncio dei fondi ai comuni alla realtà emerge il racconto di un'operazione finanziariamente neutra per lo Stato, in cui si ritiene di affrontare un'emergenza sociale scaricandola sui bilanci comunali. Siamo francamente indignati, ma affrontiamo l'emergenza con la consueta responsabilità che dovrebbe cominciare ad essere anche di chi ci governa”.