Plesso XXI Luglio: il Comune affida incarico per la “verifica e fattibilità tecnica per opere strutturali” per la ex-scuola elementare

SARZANA 15.11.2019 _  Quale futuro per il vecchio plesso scolastico XXI Luglio? Esiste una possibilità che la struttura simbolo frequentata da molte  generazioni sarzanesi possa essere recuperata dal degrado e riconsegnata alla città?
L'Amministrazione Ponzanelli ha deciso di chiederlo a ITEC Engineering srl, azienda sarzanese leader nel settore della progettazione che si è già occupata della valutazione statica del plesso scolastico di Crociata permettendo, lo scorso anno, il recupero dello stesso come scuola primaria e dello studio di fattibilità tecnico-economica per la riqualificazione infrastrutturale del quartiere Bradia, sulla base del quale il Comune di Sarzana ha ottenuto un maxi-finanziamento regionale di quasi 4milioni di euro.
Con determinazione dirigenziale n.955, firmata dal responsabile del servizio dell'area tecnica, ingegner Andrea Donati, infatti il Comune di Sarzana ha affidato  “L'incarico professionale  l'esecuzione dei rilievi e all'assistenza dei sondaggi finalizzati alla verifica e alla proposta di fattibilità tecnica per le opere strutturali per la trasformazione del plesso scolastico XXI Luglio in edificio pubblico” alla ditta ITEC per una spesa di 19.500 euro oltre iva.
Toccherà quindi all'azienda sarzanese specializzata nel settore redigere la perizia finalizzata all'individuazione di una soluzione tecnica per migliorare il fabbricato, al fine di consentirne un utilizzo diverso da quello scolastico.
Per la prima volta dunque, dopo la chiusura risalente all'agosto del 2006 quando la relazione del Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica del Politecnico di Torino ne evidenziava “l'eterogeneità degli elementi strutturali consigliandole il non utilizzo come struttura scolastica”,  l'ex plesso elementare verrà studiato e valutato, allo scopo auspicato di tornare a essere patrimonio vissuto dai sarzanesi e non più soltanto scheletro abbandonato al degrado, alla malinconia e all'incuria. Le norme tecniche relative all'edilizia scolastica (tra le altre D.M. 18.12.1975 e seguenti) prevedono difatti, per ragioni di sicurezza e di distribuzione orizzontale e verticale degli ambienti scolastici, che nuovi plessi scolastici per le scuole primarie e secondarie debbano essere progettati su immobili di uno o al massimo due piani: caratteristiche che il XXI luglio, a seguito del lungo periodo di interdizione e con il suo terzo piano sottoposto a vincoli, evidentemente non ha.
“L'edificio del XXI luglio appartiene alla memoria storica e al patrimonio identitario di ogni sarzanese, non può essere lasciato all'abbandono come negli scorsi anni. Abbiamo deciso di approfondire, proprio dal punto di vista tecnico, le reali prospettive di questa struttura - ha dichiarato il sindaco Cristina Ponzanelli -. Dopo decenni di chiacchiere, ora finalmente i sarzanesi sapranno con certezza se e quale futuro potrà avere la loro storica scuola”.