Ruspe in azione al campo nomadi di via Tavolara: abbattute le baracche. Intervento seguito all'ordinanza firmata dal sindaco Ponzanelli
- Dettagli
- Ultima modifica il Martedì, 12 Febbraio 2019 10:03
- Scritto da Cinzia Baruzzo - Ufficio Stampa
Sono circa otto le strutture fatiscenti, per lo più realizzate con teloni e materiale vario ma tutte dotate di stufe e frigorifero, che sono state demolite con l'ausilio di operai e ruspe. Moltissime le bombole di gpl rinvenute nell'area.
Che la situazione del campo nomadi di Tavolara fosse al limite e richiedesse un intervento immediato e urgente, anche a causa delle precarissime condizioni igienico-sanitario, lo dimostra il carattere contingibile e urgente dell'ordinanza n.15 firmato dal sindaco Ponzanelli il 26 gennaio, all'indomani del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza che si è tenuto in Prefettura. Nel Comitato, convocato su richiesta del sindaco Ponzanelli anche per affrontare questo tema, sono stati avallati tempi e modi dell’intervento dal Prefetto, Questore e tutti i vertici delle forze di pubblica sicurezza.
“Le condizioni rilevate nell'area in cui sono state realizzate abusivamente baracche prive di acqua potabile e di servizi igienico sanitari e dove si trovano rifiuti di varie tipologie richiedono l'immediato sgombero dell'area di stazionamento nomadi di via Tavolara per motivi di igiene e salute pubblica”, scrive il sindaco Ponzanelli nell'atto.
“Un intervento necessario a tutela della sicurezza e dell’igiene pubblica - ha affermato il sindaco - varato con l’ausilio e il supporto di tutte le forze dell’ordine alle quali esprimo il mio ringraziamento per la condivisione del percorso in ogni suo passaggio”.
E così è stato fatto. Soddisfatto anche l'assessore Torri che ha assistito in prima persona allo sgombero: “L'intervento di oggi - ha affermato Torri - è anche frutto del lavoro svolto tempo fa dai carabinieri che insieme ad Asl 5 avevano effettuato un sopralluogo riscontrando le precarie condizioni del sito. Ringrazio la polizia locale e quella di Stato per il lavoro svolto in un'area attenzionata da tempo da parte dell'Amministrazione sarzanese che, come noto, ha dichiarato guerra alle situazioni di abusivismo a tutela del rispetto delle norme e della legalità”.