Nuovo Piano del Commercio/ Cavarra e Caprioni: strumento che adegua ai tempi la capacità competitiva del Sistema Sarzana

SARZANA 24.01.2018 _  Sarzana ha un nuovo Piano del Commercio. “Un piano – spiegano il sindaco Alessio Cavarra e l'assessore al ramo Nicola Caprioni- che recepisce la legislazione nazionale e regionale in materia ma che introduce alcune novità importanti che accolgono le richieste dei commercianti sarzanesi e delle associazioni di categoria”.
Fra le novità previste nel nuovo piano c'è la suddivisione delle zone commerciali in tre aree.
Centro Storico:  qui da oggi in poi verranno impediti insediamenti di grandi e anche di medie superfici di vendita  dato che la superficie degli esercizi commerciale di nuova apertura viene limitata a 150 mq per il non alimentare e a 100 mq per l’alimentare; inoltre è prevista la messa al bando di attività giudicate in contrasto con il decoro e la qualificazione del luogo, come sale-gioco, sexy shop, phone-center, distribuzione automatica di cibi e bevande, imprese di pompe funebri e l'apertura di attività potenzialmente inquinanti ed è stata inibita anche l’apertura di temporary shop “che – spiegano Cavarra e Caprioni- praticano una concorrenza non corretta alle attività aperte tutto l’anno approffittando dei mesi migliori oltre a rendere più difficile l’affitto di fondi visto che i prorietari prediligono approffittare di affitti onerosi per brevi periodi di tempo finendo per limitando l'insediamento di negozi stabili”. 
Semicentro : nell'area compresa tra  centro cittadino, linea ferroviaria da un lato,  torrente Calcandola dall’altro e villa Ollandini  stop alle grandi superfici di vendita, mentre per le medie è prevista una riduzione rispetto a quanto consentito dalla norma regionale, che consente di arrivare fino ad un massimo di 1500 mq che il Comune di Sarzana ha ridotto a 1000 mq; anche qui vengono proibite una serie di attività simili a quelle già vietate nel centro storico, mentre, per gli esercizi di vicinato le superfici vengono portate a mq 250 sia per l’alimentare che per il non alimentare.
Territorio extra centro e semicentro:  vietata l’apertura di nuova grande distribuzione. 
In più su tutto il  territorio comunale viene posta una limitazione ai circoli privati  che non potranno superare il 40% della superfice totale per l'attività di somministrazione di alimenti e bevande. 
Per la prima volta, invece,  viene prevista la compresenza di attività diverse nello stesso locale, qualora esistano gli spazi e le condizioni igienico sanitarie (per es. una libreria con tea-room, un acconciatore con un’estetista, ecc.)
Il piano infine prevede anche il riconoscimento e la valorizzazione delle “botteghe storiche” commerciali e artigianali, così come definito dalla legge regionale, cioè di quelle attività che da oltre 50 anni esercitano lo stesso tipo di attività negli stessi locali, anche se la proprietà e la conduzione degli stessi è, nel frattempo, cambiata.
“Il vecchio piano del commercio risale a oltre 17 anni fa -spiega il sindaco Cavarra-. Questa Amministrazione si era impegnata a farne uno nuovo alla luce dei cambiamenti epocali che ci sono stati nel settore. Volevamo dotare la città di uno strumento che potesse creare le condizioni per continuare nella crescita e nello sviluppo e così abbiamo fatto. Non possiamo non dire che negli ultimi 10 anni il commercio a livello nazionale ha visto la chiusura di 130mila negozi e nemmeno possiamo ignorare il fatto che,  a livello provinciale,  abbiamo dovuto fare i conti con l'apertura di nuovi centri commerciali al cui interno si sono insediati oltre 200 esercizi al dettaglio. Eppure nonostante ciò Sarzana ha saputo reggere il colpo grazie a una proposta commerciale di qualità, agli eventi, tanti, che hanno acceso il centro cittadino e alla collaborazione con gli operatori del settore. Nonostante ciò non abbiamo voluto fermarci e oggi abbiamo un nuovo Piano del Commercio che affiancherà il nuovo Puc,  due strumenti  importantissimi che serviranno  per rafforzare la crescita di Sarzana”.
“Questo Piano -conclude l'assessore al commercio Nicola Caprioni-  è la base di partenza necessaria e obblogatoria per poter affrontare il consolidamento  delle nostre strutture commerciali e cogliere  una nuova fase di competitività che, negli anni, si è trasformata da competitività fra singoli esercizi a competitività tra sistemi territoriali di imprese. Da questo punto di vista il tema centrale su cui sviluppare la competitività sarà la qualità complessiva del sistema che è fatta di qualificazione dell'offerta commerciale  cittadina, di qualificazione degli eventi e delle proposte culturali, della capacità di attrazione, di ambiente e qualità della vita cittadina, di miglioramento del decoro urbano, di funzionalità e accessibilità dei servizi ecc...Il nuovo Piano del Commercio non è un punto di arrivo ma un punto di partenza per affermare la capacità del sistema Sarzana nel suo complesso di fare fronte a una fase completamente nuova della concorrenza e della conpetitività che oggi si è trasferita a livello internazionale”