Marinella / Cavarra e Baudone: sul Piano Spiagge la Regione ha adottato due pesi e due misure

SARZANA 11.10.2016 _ Disco verde per il Piano Spiagge di Ameglia e semaforo rosso per quello di Sarzana? 
Il sindaco di Sarzana Alessio Cavarra non ci sta e dice: “E' evidente che sull'intera vicenda sono stati usati due pesi e due misure. Lo dimostrano i fatti a partire dal percorso che abbiamo seguito e che per due anni ci ha visto fare la spola avanti e indietro con la Regione lavorando a stretto contatto con gli uffici, rispettando le prescrizioni che ci sono state  fatte e per di più, primo caso a livello regionale, condividendo il progetto nel processo partecipativo dell'inchiesta pubblica”.


“Tra l'altro l'organicità dell'intero progetto tra Sarzane e Ameglia-affermano il sindaco Cavarra  e l'assessore all'urbanistica Massimo Baudone- è sempre stata un'indicazione ben precisa da parte degli uffici regionali tant'è che le Amministrazioni, in risposta a questa condizione , hanno anche individuato gli stessi progettisti. Sarà ma è sembrato da subito molto strano che, in sede di procedura di VAS la Regione, senza darne alcun conto, abbia trattenuto per sé il Piano novanta giorni in più  rispetto a quelli stabiliti dalla norma, arrivando così a ben sei mesi per la valutazione. Un comportamento che alla fine ha portato ad una valutazione diversa tra Sarzana e Ameglia per un Piano che ha avuto una impostazione unitaria”. E' noto infatti che la procedura preliminare di VAS si è conclusa a giugno 2014 con il parere  della Regione sull’esame di entrambi i piani di Ameglia e di Sarzana che sono stati valutati contestualmente. “Nella elaborazione finale-  continuano gli amministratori-  Sarzana ha seguito le indicazioni della fase di scoping e ne ha dato conto nel Rapporto Ambientale allegato al Piano. Tutte le varie fasi sono state svolte concordemente con gli uffici regionali. Sarzana ha seguito la stessa via di Ameglia. Anche per questo pare anomalo il fatto che il parere Vas su Ameglia si sia concluso con 3 prescrizioni rispetto a quello su Sarzana che ne ha viste ben 30, per lo più ostative al Piano. Basta fare alcuni esempi per rendersene conto: come  nel caso dell'impatto ambientale dove è stata fatto un errore di calcolo della superficie utilizzabile complessiva, passata dagli attuali 9000mq ad oltre 45000mq, cosa non vera che però ha condotto la Regione a etichettare il Piano come impattante; e ancora è davvero irragionevole, oltreché contrastante rispetto alle indicazioni fornite in precedenza sempre dalla Regione, la pretesa avanzata da quest'ultima di modificare il Piano con la realizzazione di dune tra gli stabilimenti balneari e la spiaggia da attraversare esclusivamente con passerelle, assumendo come riferimento realtà assai distanti dal litorale marinellese”.  “Insomma Sarzana – insistono Cavarra e Baudone- si è confrontata in più occasioni con le strutture regionali, tentando di attuare le prescrizioni date,  salvo poi rendersi conto che la loro concreta inattuabilità avrebbe condotto a una ri-edizione completa del Piano. Per questo ci siamo visti costretti a fare ricorso al Tar”. “Non abbiamo mai messo in atto alcuna fuga in avanti- concludono gli amministratori-.  Abbiamo preso atto del differente atteggiamento della Regione nei nostri confronti e quanto è avvenuto da ultimo ne è ulteriore dimostrazione”. Infine è l'assessore all'urbanistica Baudone a respingere al mittente quanto sostenuto dal consigliere regionale Pucciarelli: “Ricordo – dice Baudone-  al consigliere della Lega che Sarzana ha avviato la redazione del PUD scaduto nel 2006 con l'intento di affiancarlo, come è nella logica delle cose, al Piano Spiagge che la sua Giunta regionale ha bloccato. Nel ricordarle che anche Ameglia non ha il PUD  la invito a guardare meglio, magari prima alla trave e poi alla pagliuzza....”.