Sarzana torna a ospitare una mostra a cielo aperto: le sculture in marmo di Luciano Massari dal 2 agosto al 28 ottobre 2025 esposte nel centro storico storico

  • Stampa

Opere Massari

LA SOGLIA DEL SILENZIO 
Luciano Massari
dal 2 agosto al 28 ottobre 2025
SARZANA (SP)- Centro Storico

SARZANA 29 luglio 2025 – A partire dal prossimo 2 agosto il centro storico di Sarzana tornerà a trasformasi in museo a cielo aperto ospitando “La soglia del silenzio”, la mostra personale di Luciano Massari che porta l’arte contemporanea in dialogo diretto con il  patrimonio medievale e rinascimentale della nostra città.
Il vernissage si terrà venerdì 1°agosto alle ore 19 presso l’atrio di Palazzo Roderio, sede del municipio di Sarzana. Le opere in città saranno visibili fino al 28 ottobre. La mostra dà avvio al programma di “Sarzana Contemporanea”, un progetto che coinvolge diverse forme espressive della contemporaneità con lo scopo di innescare processi relazionali e di inclusione.
L’esposizione, curata da Alberto Mattia Martini e promossa dal Comune di Sarzana, presenta un percorso espositivo diffuso che attraversa alcune location strategiche del centro storico: da piazza Luni a via Mazzini, le sculture monumentali in marmo di Massari instaurano un dialogo poetico tra presente e passato, tra memoria collettiva e ricerca artistica contemporanea. La rassegna conferma la linea già tracciata lo scorso anno con la prima mostra a cielo aperto nel centro storico di sculture monumentali create dall’artista Paolo Fiorellini, che sarà a sua volta presente in città con l’opera donata al Comune di Sarzana e collocata nei giardini di piazzetta Baden Powell.
«L’arte può modellare gli spazi urbani, renderli più belli, più vivibili e più vissuti. Abbiamo iniziato questo percorso lo scorso anno con un sarzanese, Paolo Fiorellini, e oggi lo proseguiamo con un altro grande artista del nostro territorio, Luciano Massari – dichiara il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli-.Abbiamo immaginato Sarzana come una galleria a cielo aperto, una bellezza senza tempo capace di raccontare il passato e interpretare il presente. Oggi quella visione continua a prendere forma, tra storia, arte e futuro”.
“Con questa mostra – spiega Luciano Massari- ho voluto portare la scultura fuori dagli spazi convenzionali e inserirla nel tessuto vivo della città. La soglia del silenzio non è solo un’esposizione, ma un invito a rallentare, a osservare, a riscoprire il valore dell’ascolto. A Sarzana, città ricca di storia e identità, le opere si pongono come presenze silenziose, in dialogo con la memoria dei luoghi e con chi li attraversa ogni giorno”.


“Sarzana può diventare un modello nazionale di come arte e cultura possano trasformare una città – afferma l’assessore alla cultura Giorgio Borrini-. Con mostre di spessore, il recupero degli spazi culturali e l’arte urbana, stiamo dando forma giorno dopo giorno a una visione di mandato chiara. Proseguiamo su questa strada, portando avanti un’idea di una città viva, accogliente, costruita a misura d’uomo, che sappia interpretare la contemporaneità anche attraverso l’arte e che si estenderà a tutti gli spazi della cultura”.
“Questo evento ribadisce la volontà di Sarzana e dei suoi amministratori di offrire arte di alto livello ai suoi cittadini e ai sempre più numerosi visitatori- dice Tania Calenda di  Sixteen art & more-. Lieta di far parte di questa edizione, che arricchirà nuovamente il centro storico con sculture di altissimo pregio”.
L’ARTISTA E LA SUA RICERCA
Luciano Massari, scultore di fama internazionale ed ex direttore delle Accademie di Belle Arti di Torino e Carrara, rappresenta una delle voci più autorevoli della scultura contemporanea italiana. La sua ricerca, profondamente rinnovata dall’inizio degli anni 2000, esplora un linguaggio in cui il marmo diventa “voce”, capace di esprimere concetti complessi attraverso
forme che sfidano la percezione convenzionale della gravità e del peso.
“Le figure antropomorfe di Massari, caratterizzate da linearità e pulizia formale, risultano immediatamente riconoscibili e instaurano un ‘punto di passaggio’ tra il presente e il passato”, sottolinea il curatore Alberto Mattia Martini.
IL CONCETTO DI SOGLIA
Il titolo della mostra trae ispirazione dalla riflessione del filosofo Gaston Bachelard: “La soglia è un luogo. È dove le cose accadono”. In questo contesto, le sculture di Massari diventano soglie tra dimensioni temporali diverse, presenze silenziose che evocano la stratificazione della memoria attraverso la “memoria della pietra”. Il marmo, materiale cardine della pratica artistica di Massari e profondamente radicato nella storia della Toscana e della Liguria, si fa veicolo di un’indagine sulla permanenza e la trasformazione. Le opere appaiono come “reperti futuribili”: frammenti di un passato che si
proietta nel futuro, testimonianze mute che invitano alla contemplazione.
UN PERCORSO NELLA CITTÀ
L’allestimento trasforma Sarzana in un palcoscenico di riflessione estetica e culturale. Le opere monumentali, posizionate in luoghi iconici come Palazzo Roderio e Piazza Calandrini, amplificano il contrasto e la continuità tra la matericità della storia e la ricerca formale contemporanea.
UNA RIFLESSIONE SUL NOSTRO TEMPO
L’arte di Massari non si limita all’indagine formale, ma abbraccia temi di grande attualità come la sostenibilità ambientale e il rapporto tra uomo e natura. Dal 2004, con l’installazione 7 Verità sull’Isola di Pasqua, l’artista porta avanti una riflessione costante sulla fragilità del nostro ecosistema, tema che permea anche le opere presentate a Sarzana. La soglia del silenzio si configura così come un’esperienza immersiva che invita alla riflessione sulla memoria, l’identità e il fluire del tempo, attraverso opere che sfidano la percezione e dialogano con il contesto storico-culturale della città. La mostra “La soglia del silenzio” rappresenta un importante momento di incontro tra arte  contemporanea e patrimonio storico, confermando Sarzana come città di riferimento per la cultura e l’arte in Liguria.
L’ARTISTA
Nato a Carrara, Luciano Massari ha studiato presso la locale Accademia di Belle Arti, che ha poi diretto dopo avervi insegnato scultura. Ha iniziato la carriera artistica nel 1980, vincendo il concorso per la realizzazione dell’opera “Icarus Millenovecentottantaquattro” a Trinidad and Tobago. Ha partecipato a numerose mostre (personali e collettive) e concorsi di rilevanza internazionale. Le sue opere sono in collezioni pubbliche e private italiane ed estere, tra cui la Collezione Gori alla Fattoria di Celle e il Parco di sculture realizzato sul
Monte Amiata dall’artista Daniel Spoerri. Nel 2005 ha partecipato alla 51° Biennale di Venezia, nell’ambito del progetto speciale Isola della poesia.
Hanno scritto sul suo lavoro numerosi critici e curatori, tra gli altri: Fabio Cavallucci, Bruno Corà, Andrea B. Del Guercio, Mario De Micheli, Floriano De Santi, Daria Filardo, Giorgio Di Genova, Massimo Donà, Matteo Innocenti, Nicola Miceli, Tommaso Paloscia, Francesco Poli, Giò Pomodoro, Ludovico Pratesi, Giandomenico Semeraro, Gabriella Serusi, Marisa Vescovo, Marco Senaldi, Alberto Maria Martini, Denise Cobham Albp, Pier Carlo Santini,
Nicola Miceli, Karin Derstroff, Paolo Levi, Choi Tae Man, Giandomenico Semeraro, Tommaso Paloscia e Chang Tsong-zung
LUCIANO MASSARI 
La soglia del silenzio 
a cura di Alberto Mattia Martini
Sarzana: piazza Luni, Palazzo Roderio- piazza Matteotti, piazza Calandrini, piazza Niccolò V (via Mazzini di fronte alla cattedrale).
dal 2 agosto al 28 ottobre 2025.
Vernissage venerdì 1° agosto ore 19, Atrio del Palazzo Comunale, Palazzo Roderio, Piazza Matteotti.
Promossa da Comune di Sarzana
Un progetto espositivo di: Roberto Spinetta e Luciano Massari
Organizzazione: Tania Calenda, Sixteen Art & more
a cura di Alberto Mattia Martini
Per informazioni:
Sixteen Art & more; mob. 3358436911; info@associazione16.it
Ufficio stampa Monica Zanfini; mob.3517337196; monicazanfini@gmail.com