Sarzana candidata a Capitale Italiana della Cultura 2028

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SARZANA 14.07.2025 _ Con la consegna formale della Manifestazione di Interesse al Ministero, Sarzana ha intrapreso - come da delibera di Giunta n.129 del 13 giugno 2025- il cammino verso la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028. “Una sfida significativa, che la città accoglie come opportunità per mettere a fuoco -come hanno spiegato gli amministratori – in modo partecipato e concreto la propria identità, il legame con il territorio e le prospettive future derivanti da un rapporto vivo tra memoria, comunità e progettualità”. La sfida, che coinvolge la  Val di Magra in stretta collaborazione con i comuni del territorio e con il  sostegno di Regione Liguria, vuole essere un invito aperto a tutti i territori che condividono una visione strategica in cui storia, cultura, bellezza e futuro si intrecciano.


Storica crocevia e terra di confine, Sarzana è stata per secoli al centro di contese. Oggi quella memoria profonda si traduce in un metodo concreto e in una visione progettuale, facendo di Sarzana uno specchio dell'Italia contemporanea: una città e un territorio che diventano messaggeri di pace e insieme simbolo di rinascita culturale. La candidatura a Capitale Italiana della Cultura punta a trasformare la nostra città in un caso di studio, dove la cultura agisce da motore per un nuovo patto civile  tra radici storiche consapevoli, rigenerazione urbana e coesione sociale. 
La cultura non si limita a raccontare il passato, ma diventa motore di cambiamento: rigenera gli spazi urbani, crea nuovi luoghi pubblici accessibili e inclusivi. Una programmazione diffusa e partecipata prenderà vita attraverso eventi, festival, arti visive, musica, parole e pensiero, restituendo centralità ai cittadini e nuovo significato ai luoghi. Le fortezze si trasformano in teatri, le piazze in agorà, luoghi d’incontro e gallerie d’arte urbana, le periferie assumono il ruolo inedito di poli culturali.
La scelta di Sarzana si inserisce in una tradizione civica che ha da sempre riconosciuto  nella cultura un’attitudine collettiva. Agli inizi dell’Ottocento, alcuni cittadini unirono le proprie risorse per costruire il Teatro degli Impavidi. Un’epigrafe latina, ancora oggi visibile nel ridotto, riassume il senso di quel progetto: forgiare i costumi, distendere gli animi, incoraggiare le virtù. Simbolo
araldico del teatro è un leone accompagnato dal motto “Non è quel core di viltade albergo”, che sembra esprimere l’essenza stessa della città, di cui il coraggio leonino è emblema.
«La cultura non rappresenta soltanto un arricchimento intellettuale per i singoli individui – afferma il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli – ma è soprattutto un motore trasversale di crescita economica sostenibile, coesione sociale e valorizzazione dell’identità locale. Orgogliosa della sua storia illustre e della sua
unicità, Sarzana vuole incorporare nella propria visione strategica una progettazione partecipata, attenta  all’inclusività, che faccia della cultura la risorsa chiave per la vita della comunità. Il nostro è un percorso nato da
una visione chiara, costruita in tutti gli ultimi anni, che trova il suo coronamento nei prossimi tre, guardando al 2028 come compimento di uno sviluppo pieno e consapevole. Siamo fieri delle nostre radici e della nostra identità, e vogliamo continuare a essere protagonisti nella contemporaneità. Ringraziamo fin da ora i sindaci e gli amministratori che hanno già condiviso questo percorso che è di un intero territorio e aperto ad ogni energia positiva. Siamo inclusivi, aperti e convinti che tutti insieme possiamo raccontare la grande bellezza della nostra storia e del nostro futuro».
Dal passaggio istituzionale del 3 luglio 2025 ha quindi preso avvio avvio un calendario di attività  pubbliche che accompagneranno l’elaborazione del dossier fino a settembre. Assemblee  cittadine, laboratori, incontri con associazioni e realtà del territorio: un percorso partecipativo che costruirà, passo dopo passo, i contenuti della candidatura, affinché le proposte riflettano
un’energia autentica, capace di raccogliere voci diverse e tradurle in progetto comune. L’occasione è anche un invito a riscoprire nella storia di Sarzana le direttrici di marcia per il futuro, riconoscendo nei suoi passaggi più significativi una costante capacità di trasformazione, visione e apertura. A supportare il percorso con il proprio coordinamento metodologico sarà PanSpeech, società di progettazione culturale nata come spin-off dell'Università di Siena, con una consolidata esperienza nell'accompagnare candidature di alto profilo culturale, come risulta da determinazione dirigenziale n.440 del 19 giugno 2025.
«Riconosciamo in Sarzana – afferma Maria Cristina Addis, docente universitaria di semiotica e responsabile dei contenuti scientifici del team di progettazione – un caso esemplare di come la cultura possa trasformarsi in infrastruttura sociale. Il percorso di candidatura assume qui un’intensità distintiva, grazie alla consapevolezza diffusa che la cultura è fondamento della libertà individuale e cemento essenziale per la collettività. Sarzana volge al futuro il suo passato
ricco e affascinante, che la accomuna a tanti luoghi del Paese, scartando però ogni percorso celebrativo. Nasce così un’apertura coraggiosa alla partecipazione attiva, alla programmazione radicata nel territorio, in cui la cultura diventa diritto di ognuno e bene comune essenziale.»
Nelle prossime settimane verrà comunicata la prima composizione del Comitato Scientifico e sarà inoltre presentata l’identità visiva della candidatura, che accompagnerà il racconto di Sarzana lungo il cammino verso il 2028.