Verifiche al pozzo- cisterna del Teatro degli Impavidi per la realizzazione di un nuovo impianto geotermico: ritrovati fucili e munizioni risalenti alla seconda guerra mondiale

  • Stampa

SARZANA 29.03.21 _  Due fucili a moschetto e circa 200 munizioni con caricatori nascosti in una valigetta, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. L'incredibile scoperta è avvenuta ieri, domenica 28 marzo, al Teatro degli Impavidi, nel corso di un'ispezione a cura di alcuni speleologi nel pozzo- cisterna, a circa dieci metri di profondità. Davvero un'inaspettata sorpresa per i tecnici che, negli ultimi anni, spinti dall'Amministrazione comunale che ne ha fatto un suo obiettivo strategico,  hanno continuato a effettuare verifiche e controlli sulla struttura di uno dei teatri storici più belli della Liguria e del nord Italia, con l'obiettivo della valorizzazione continua,  allo scopo di valorizzarlo e renderlo sempre più fruibile e sicuro.Sono stati infatti investiti circa 100mila euro dall'ente negli ultimi due anni, nel costante lavoro di adeguamento alle prescrizioni normative del teatro per l'adeguamento e l'implementazione degli impianti antincendio e di sicurezza, così come richiesto dai  Vigili del Fuoco con cui è stata continua la collaborazione per la messa in sicurezza degli Impavidi, seguendo anche le precise indicazioni della Soprintendenza. Ieri, come detto, l'incredibile ritrovamento, a seguito della volontà di approfondire la fattibilità da parte dell'Amministrazione comunale di un nuovo impianto geotermico che possa - rispettando i precisi vincoli imposti dalla Soprintendenza - ampliare la fruibilità del teatro anche durante l'estate. "L'ispezione del pozzo – precisa il gestore attuale del teatro cittadino - è stata effettuata proprio con l'obiettivo di verificare le  condizioni e le dimensioni della cisterna con lo scopo di progettare un  nuovo impianto geotermico per l'efficientamento energetico della  climatizzazione del teatro, eventualmente finanziabile in futuro grazie ai fondi del  Recovery Plan". Immediatamente è scattata la segnalazione alle autorità competenti e sul posto sono prontamente intervenuti gli agenti della Polizia di Stato,  della Polizia Locale e gli artificieri che hanno messo in sicurezza il  materiale rinvenuto - rivelatosi  subito non pericoloso - ma ponendolo sotto  sequestro e allontanandolo dal teatro: per garantirne lo stato di conservazione i fucili sono stati conservati in un contenitore con dell'acqua.
“Sarzana continua a dimostrarsi città attraversata dalla Storia, recente e più antica - dichiara il sindaco Cristina Ponzanelli – e  questo ci riempie di orgoglio e consapevolezza. L’inaspettata sorpresa  del ritrovamento di reperti militari all’interno del nostro Teatro è certamente un episodio curioso, ma che dimostra quanto questo edificio sia stato e continua ad essere testimone negli anni degli avvenimenti e della storia cittadina, e per questo merita un'attenzione particolare, oltre al suo insostituibile ruolo di protagonista della
cultura cittadina. Nel nostro Teatro abbiamo investito tanto e continueremo a farlo, perché da una parte abbiamo scelto di non  cercare scorciatoie sulla sicurezza e dall'altra perché crediamo nel  valore di investire su quello che si è mostrato essere un autentico motore culturale della città e dell’intero territorio. Sperando, del resto, che tutti i templi della cultura del nostro Paese possano  tornare ad alzare i loro sipari quanto prima. Noi siamo pronti, i  sarzanesi meritano di continuare a vivere i loro Impavidi”.


 "Fin dal primo lockdown - dichiara Andrea Cerri, presidente  dell'Associazione culturale Gli Scarti - come gestori abbiamo cercato di  sfruttare la chiusura per apportare migliorie  al teatro, con interventi  e progetti volti alla sicurezza e alla sostenibilità energetica,per essere pronti a ripartire appena possibile. Grazie alla stretta collaborazione con l'Amministrazione comunale e all'impegno  dell'instancabile direttore tecnico del teatro Daniele Passeri, siamo riusciti anche a intercettare alcuni bandi di finanziamento regionali e  statali per sostenere i costi degli investimenti, rendendo il Teatro degli Impavidi uno dei teatri storici più sicuri e all'avanguardia del  nostro Paese. L'amore per il teatro e per la propria comunità per noi  significa mantenerlo al meglio e migliorarlo continuamente: nonostante  la chiusura, oltre ai lavori, non abbiamo mai smesso di effettuare le  pulizie ordinarie e di tenere aperta la biglietteria, come se il teatro  fosse aperto.  L'ultimo ritrovamento ci dimostra ancora una volta come il Teatro, seppur chiuso, non finisca mai di stupire e meravigliare, e come sia intimamente legato alla storia della sua città. La nostra speranza è che i cittadini se ne possano presto riappropriare  tornando a riempire platea e palchetti"