Tenuta di Marinella: "moratoria" di sei mesi dopo il vertice a Siena

Un primo periodo di sei mesi di ‘moratoria’, il tempo indispensabile per trovare nuove finanze con la vendita strutture considerate non strategiche per l’azienda agricola, garantendo così risorse economiche, anche con il ripristino della vecchia linea di credito, per fronteggiare le spese correnti, garantire la prosecuzione dell’attività e il mantenimento dei posti.

Una vera boccata d’ossigeno per la tenuta di Marinella quella che arriva da Siena, dal vertice che oggi ha seduto allo stesso tavolo i dirigenti del Monte dei incaricati dall’amministratore delegato e dal presidente, con il sindaco di Sarzana Alessio Cavarra e il senatore Massimo Caleo.

Il vertice Banca-Istituzione apre uno spiraglio positivo verso il mantenimento dell’attività agricola e la salvaguardia dei posti di lavoro nei prossimi mesi. Monte dei Paschi rompe così gli indugi preparandosi a muoversi nella direzione di un incarico ad un liquidatore per le necessarie operazioni di vendita.

La linea di intervento a favore della tenuta passerà al vaglio dell’assemblea dei soci dell’azienda agricola, convocata per venerdì 28 aprile. In attesa che si possa pianificare con la dovuta attenzione tutta la fase della liquidazione con un piano ragionato di vendita.

Durante la riunione il sindaco Cavarra e il senatore Caleo hanno chiamato il ministro Maurizio Martina. Il responsabile delle Politiche agricole del governo Gentiloni ha avuto modo di esaminare la situazione di Marinella insieme ai dirigenti della banca della città del Palio, assicurando il suo interessamento e, laddove possibile dalle norme, l’intervento con aiuti finanziari.

“È chiaro – osservano Cavarra e Caleo – che a questo punto diventi ancora più importante il tanto invocato tavolo regionale con lo scopo di avviare un dialogo proficuo tra i comuni di Sarzana e Ameglia, la Regione e tutte le istituzioni interessate”. “Due temi vitali non possono più attendere – aggiungono -, si tratta del progetto spiagge e della sicurezza idraulica del territorio. Quest’ultima propedeutica alla valorizzazione del patrimonio della tenuta”.

“Se tutti i soci saranno d’accordo sulla proposta di Mps – sottolineano il sindaco e il senatore – l’attività andrà nel frattempo avanti in attesa dell’individuazione di un idoneo imprenditore agricolo in grado di proseguire l’attività. Proprio per questo è fondamentale l’unitarietà dell’azienda, cioè il mantenimento del marchio, della mandria e di altre struttura primarie necessarie alla salvaguardia del valore della più importante impresa del latte della Liguria. Oggi abbiamo verificato che il Monte dei Paschi ha ben chiaro questo concetto dell’unitarietà dell’azienda”.

“Riteniamo questa apertura della Monte dei Paschi – concludono – importante, in una fase comunque critica per l’azienda.  Un passaggio che ci induce a una valutazione positiva e a una moderata fiducia”.