Cenni Storici

  • Stampa

Un accenno alla storia della nostra città…

(...in attesa della pubblicazione di una sezione dedicata al Turismo e cultura)

A girare per le vie, strette e suggestive all’interno delle mura quattrocentesche di Sarzana sulle quali, dalle torri tarchiate si affacciano, discreti, terrazzini pieni di fiori a fianco di edifici “vecchi” di almeno un secolo, non si può non restare colpiti dal fascino di questa città piccola ma piena di carattere.

Basti pensare ai festival, alle mostre, alle fiere e ai mercati per spiegarne in parte la vivacità turistico-culturale, i colori  e i sapori che ne fanno mèta privilegiata per turisti italiani e stranieri. 

Non si può parlare di Sarzana senza fare un cenno a Luni, città che dal 177 a. C. (anno della fondazione come colonia romana) risulta essere l’insediamento storico, urbanistico e commerciale più importante nella zona di confine tra l’Etruria e la Liguria.

E’ infatti la distruzione della “Splendida Civitas Lunae”, il suo progressivo spopolamento e l’insabbiamento del porto commerciale che, intorno all’anno Mille, hanno dato origine al primario insediamento del “Burgo Sarzane”.

Naturale erede di Luni, favorita dalla felice ubicazione territoriale, attraversata dalle storiche Via Francigena e Via del Sale (e prima ancora dalla Via Aemilia Scauri, prosecuzione verso le Gallie della via Aurelia che giungeva a Pisa), oggi  al centro delle grandi arterie stradali che collegano Liguria, Toscana ed Emilia Romagna, Sarzana negli anni  ha continuato a crescere e a svilupparsi mantenendo intatto il rispetto della sua storia, ricca di avvenimenti e di personaggi importanti, come Tommaso Parentucelli che, divenuto pontefice nel 1447, assunse il nome di Niccolò V e diede un contributo fondamentale allo sviluppo dell'Umanesimo (si deve a lui la costituzione del primo nucleo della Biblioteca Vaticana.

Visitare Sarzana significa innanzitutto percorrere l’itinerario urbano della Via Francigena che da Porta Parma giunge a Porta Romana.

Numerosi i palazzi storici arricchiti da fregi marmorei,  cancellate e inferriate di particolare pregio artistico come quelli Picedi Benettini Gropallo e Magni Griffi, che rispecchiano un’antica tradizione artigianale che, tutt’oggi, sopravvive nelle officine dei mastri fabbri ferrai dove si continuano a modellare molle, pinze per camini ed artistiche inferriate.

Da Porta Parma, percorrenPalazzo Comunaledo via Bertoloni, si giunge in piazza Matteotti, cuore della città, sulla quale si affaccia il palazzo del Comune. Il colpo d’occhio di quella che un tempo era “Piazza della Calcandola” ci propone un’area  dal profilo irregolare sulla quale si affacciano  edifici storici e al cui centro è posto il Monumento ai Caduti dello scultore Carlo Fontana.Via Mazzini

Poi via Mazzini, sulla quale si affacciano i due principali edifici religiosi della città, la Pieve di Sant’Andrea e la Cattedrale di Santa Maria Assunta, punto di incontro dei “carobi”, vale a dire l’intreccio di  vie e viuzze del borgo. 

Quindi piazza Garibaldi caratterizzata dal semplice prospetto del Teatro Impavidi inaugurato ai primi dell’800 e realizzato là dove sorgevano la chiesa e il convento dei Domenicani. Poco oltre Porta Romana e al di fuori delle mura il viale Mazzini al termine del quale si trova l’ottocentesca Villa Ollandini. Della cinta muraria voluta dai fiorentini nel XV secolo e completate poi dai genovesi rimangono i torrioni, robuste strutture cilindriche poste all’estremità dell’abitato che nel XIX secolo furono cedute ai privati  a scopi residenziali.

Fuori le mura, sul colle che domina la città la Fortezza di Sarzanello, con la sua regolarissima struttura  edificata a partire dal 1493, durante la dominazione fiorentina dFortezza%20Castruccio%20Castracani1.jpga Francesco di Giovanni, già autore della Cittadella, imponente quadrilatero fortificato posto all’ingresso meridionale della città; le due fortezze, con le mura possenti progettate per resistere alle armi da fuoco, costituiscono un esempio molto significativo dell'architettura militare rinascimentale.  Oggi  Sarzana si propone come città che investe sulla cultura, intesa come risorsa per lo sviluppo. Investire su iniziative culturali di qualità che non solo valorizzano il patrimonio artistico e monumentale cittadino significa rendere vivo e vitale il patrimonio storico-monumentale, significa mettere in moto un indotto economico che garantisce la crescita e lo sviluppo del territorio. Ad oggi numerose sono le manifestazioni che vedono impegnata l’Amministrazione comunale nella promozione della città.

In attesa della pubblicazione della nuova sezione del sito tematico...